Si è risvegliato uno dei vulcani più pericolosi del Cile, causando l'evacuazione di alcune migliaia di persone che abitano nei paesi limitrofi.
Dopo 42 anni di inattività si è risvegliato il Calbuco, il vulcano situato nel sud del Cile la cui ultima eruzione era avvenuta nell'agosto del 1972. La spettacolare esplosione, che potete vedere nel filmato in time lapse qui sopra, ha causato un'imponente colonna di fumo che ha spinto le autorità cilene a evacuare circa 4mila persone nel raggio di 20 chilometri dal cratere.
L'allarme rosso è scattato anche nella vicina Argentina: a Bariloche, una città turistica che sorge a un centinaio di chilometri di distanza dal vulcano, è stata disposta in via precauzionale la chiusura delle scuole e dell'aeroporto.
Alto poco più di 2000 metri, il Calbuco, che nella lingua Mapuche significa "acqua azzurra", si erge tra i comuni di Puerto Montt e Puerto Varas nella Regione di Los Lagos (dei laghi), ed è considerato il terzo vulcano più pericoloso tra i 90 localizzati in Cile.
Al momento dal cratere non sono fuoriusciti né lapilli, né rocce incandescenti, ma a preoccupare sono soprattutto le emissioni di gas e di polvere. Puerto Montt si è infatti risvegliata coperta da uno strato di cenere: l'amministrazione locale ha quindi chiesto ai cittadini di rimanere in casa, tenendo chiuse porte e finestre. La situazione continuerà ad essere monitorata attentamente nelle prossime ore.
Ecco alcune foto scattate dagli abitanti delle zone limitrofe al vulcano:
Commenti
Posta un commento