Passa ai contenuti principali

Semafori virtuali e caschi intelligenti per strade più sicure

Il semaforo del futuro potrebbe non essere più in strada ma dentro l'automobile: è la rivoluzionaria idea di un team di ricercatori americani che promette di ridurre traffico, ingorghi e inquinamento.

Il Professor Tonguz a bordo di una vettura sperimentale.

Semafori gialli presi al volo, partenze al verde in stile Gran Premio e altre amenità da autobombolismo urbano potrebbero, tra qualche anno, essere solo un ricordo. Un team di ricercatori della Carnegie Mellon University sta infatti lavorando a una nuova generazione di semafori che potrebbe rivoluzionare la mobilità urbana. La loro particolarità? Essere… dentro alla vettura, più precisamente sul parabrezza, invece che sulla strada.

ROSSO, SOLO QUANDO SERVE. Il dispositivo messo a punto da Ozan Tonguz e dai suoi colleghi è di fatto un proiettore che visualizza frecce rosse e verdi davanti agli occhi del guidatore ogni volta che si avvicina a un incrocio: con il verde il conducente può tranquillamente attraversare, con il rosso si deve fermare e lasciare la precedenza agli altri utenti della strada. Una volta superata l’intersezione il semaforo virtuale si spegne.
Si tratta insomma di un sistema di regolazione del traffico adattivo, che si adegua in tempo reale alle effettive condizioni della strada invece che utilizzare schemi temporali predefiniti come i semafori tradizionali.

AUTO CHE SI PARLANO. Il progetto di Tonguz è ancora in fase embrionale: per poter essere applicato nella vita reale occorreranno ancora diversi anni e, soprattutto, uno sviluppo notevole delle tecnologie V2V, Veichle-To-Veichle, cioè quell’insieme di protocolli di comunicazione che consentono a due vetture di dialogare tra loro scambiandosi in tempo reale dati di posizione, velocità, direzione.

Uno dei punti di forza di questa tecnologia è proprio l’assenza di infrastrutture centralizzate per la regolazione del traffico: i veicoli comunicano direttamente tra di loro senza alcun bisogno di interventi esterni e i flussi di traffico si regolano in maniera del tutto autonoma.

Secondo le simulazioni effettuate dai ricercatori il semaforo virtuale funzionerebbe così bene da ridurre gli ingorghi stradali e le code anche del 60% negli orari di punta. Un bel vantaggio, sia in termini di tempo risparmiato, sia in termini di impatto ambientale.
Arriva una bici? Il parabrezza ti avvisa.

CASCHI INTELLIGENTI.Ovviamente, per poter funzionare, questa tecnologia deve essere installata su tutti i veicoli circolanti, biciclette comprese.

La casa automobilistica Volvo lo scorso dicembre ha presentato un interessante prototipo di casco per ciclisti intelligente che segnala alle auto dotate di V2V il sopraggiungere di una bici, anche non visibile, e la posizione relativa rispetto alla vettura. Allo stesso modo il ciclista viene avvisato dal suo casco, attraverso led lampeggianti e vibrazione, dell’arrivo di un’auto potenzialmente pericolosa.

Commenti

Post popolari in questo blog

CoViD-19: un nuovo studio sui danni cardiaci

  Uno studio denuncia i danni provocati dal virus della covid su colture di cellule cardiache umane: un esperimento di laboratorio che deve però essere verificato. La CoViD-19, da tutti nota per essere una patologia polmonare, causerebbe anche danni al cuore: su questo aspetto della malattia, ancora poco noto e sul quale si sta  ancora studiando , indaga  uno studio preliminare , non ancora verificato in peer review, ma «dovevo pubblicare ciò che ho scoperto!», ha dichiarato Todd McDevitt, uno degli autori della ricerca. Gli esperimenti effettuati in vitro dai ricercatori restituiscono un quadro poco roseo: il SARS-CoV-2, il coronavirus che causa la covid, danneggerebbe le fibre muscolari che permettono al cuore di battere, fino a  ridurle in pezzettini . «Una carneficina di cellule umane», l'ha definita Bruce Conklin, uno degli autori. MUSCOLI SOTTO ATTACCO.  È importante sottolineare che  lo studio è stato effettuato su campioni di cellule in vitro . I ricercatori hanno analizzat

Le idee di Darwin per rigenerare le foreste

  Più di un secolo fa, Darwin suggerì un metodo alternativo per ripiantare le foreste, e ora lo stiamo finalmente ascoltando.     La foresta di Białowieża, in Polonia.  L'origine delle specie  è uno dei libri più famosi, influenti e importanti dei nostri tempi – un'osservazione forse non particolarmente originale, ma indiscutibile. Il saggio di  Charles Darwin  pubblicato nel 1859 ha cambiato il nostro modo di vedere il mondo e soprattutto i viventi, e contiene una quantità infinita di idee e spunti che sono stati poi approfonditi nei successivi 150 anni, andando a costituire la base della teoria evoluzionistica (e non solo). RIFORESTAZIONE E GAS SERRA.  Si tratta di un libro talmente denso che ancora oggi, rileggendolo, scopriamo passaggi illuminanti: è quanto raccontano su  The Conversation  Rob MacKenzie e Christine Foyer dell'Università di Birmingham, che si occupano rispettivamente di atmosfera e di piante. I due docenti raccontano che  L'origine delle specie  cust

Dengue, aumentano i casi in Italia: da dove arriva e perché sta crescendo il virus delle zanzare

Sono 500 i casi di Dengue confermati nel nostro Paese da gennaio 2024. Il maxi focolaio di Fano con oltre 100 contagi fa temere un'ulteriore diffusione.     Sangue in provetta L'aumento vertiginoso dei casi di  Dengue  – infezione trasmessa dalle zanzare del genere  Aedes , come la zanzara tigre – fa salire l'attenzione su una malattia che l'Oms aveva già inserito tra le  10 minacce per la salute globale  ancor prima dell'ondata epidemica attuale. I timori si alimentano anche in Italia, con il recente focolaio scoppiato a Fano, nelle Marche, che finora registras 102 casi accertati e altri dieci probabili.   Già il 2023 era stato un anno record, con oltre  6 milioni di contagi  e casi autoctoni registrati anche in zone, come l'Europa e l'Italia, in cui la malattia non è normalmente presente (ma è a volte diagnosticata nei viaggiatori provenienti da aree a rischio). Tuttavia, le cifre relative ai primi mesi del 2024 sono state capaci di sbriciolare quel record