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Gli uccelli migratori possono sbagliare rotta?

Sì, può succedere per diversi motivi. In Italia può capitare spesso di osservare esemplari che si sono allontanati dalla rotta abituale.

Volpoche in volo


I motivi che portano alcuni esemplari lontani dalla rotta abituale, anche di migliaia di chilometri, sono diversi. Una delle cause più diffuse sono le perturbazioni atmosferiche: capita che gli uccelli nordamericani nel loro viaggio verso il Centro o il Sud America siano spinti lungo le coste occidentali dell’Inghilterra e della Francia. Le isole Scilly in Gran Bretagna e l’isola francese di Ouessant, per esempio, sono tra gli approdi di fortuna più frequenti.

Anche nel nostro Paese ci sono luoghi dove è possibile osservare con facilità esemplari che si sono allontanati dalla rotta abituale. Le coste della Sicilia sud-Orientale, le isole del Canale di Sicilia e del Tirreno sono luogo di sosta per alcuni uccelli migratori che in primavera si dirigono dall’Africa verso l’Asia. Anche una lettura invertita del campo magnetico terrestre, che molti uccelli “sentono” e col quale si orientano, può far cambiare direzione. In una specie “programmata” per andare a sud-ovest può nascere un individuo che invece volerà a sud-est.

SPERDUTI. Le specie che sbagliano rotta sono definite accidentali e si osservano raramente. Si dice che una specie è accidentale in Italia se è stata avvistata non più di 10 volte dal 1950 a oggi. A volte l’avvistamento è un evento unico: il corriere mongolo, Charadrius mongolus, asiatico, è stato osservato solo una volta, nel 2010, a Pescara.

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