Un fotografo americano in vacanza in Antartide si è imbattuto in un iceberg rovesciato. E ha finalmente immortalato il rimanente 90% della montagna di ghiaccio.
Un iceberg "diritto" a Paradise Bay, nella Penisola Antartica. Qui sotto ne potete vedere uno "capovolto".
Il vero aspetto di un iceberg è avvolto dal mistero per antonomasia: di queste montagne di ghiaccio, sappiamo che nascondono il 90% della loro mole sott'acqua, la stessa ragione che le rende così pericolose per le imbarcazioni.
AL CONTRARIO. Il fotografo americano Alex Cornell, in vacanza in Antartide insieme alla famiglia, è riuscito nell'impresa impossibile di immortalare questa parte sommersa. La barca su cui viaggiava si è imbattuta infatti in uno spettacolo assai raro, un iceberg completamente capovolto.
TROVA LE DIFFERENZE. Possiamo ammirarlo in questa foto pubblicata da Cornell su Instagram, in cui l'iceberg rovesciato (in secondo piano) è messo a confronto con un iceberg normale. «Più che ghiaccio galleggiante, sembra un'astronave aliena» ha commentato Cornell.
PERCHÉ AZZURRO? Normalmente gli iceberg ci appaiono bianchi per via del colore della neve che si posa su di essi, ma la parte sommersa è azzurra per lo stesso motivo per cui lo è il mare: assorbe tutta la gamma di spettro luminoso nella lunghezza d'onda del rosso, riflettendo le onde nella gamma del blu. Altre incredibili foto dell'iceberg rovesciato e scolpito dal mare sono visibili sul sito di Cornell, su Twitter e suInstagram.
ALLA LARGA. Sebbene gli iceberg siano in genere molto stabili (proprio a causa del loro peso) può capitare che si ribaltino, rovesciando in mare centinaia di milioni di tonnellate di ghiaccio e creando tsunami in grado di inghiottire un'imbarcazione. Ecco perché è bene non avvicinarsi troppo, come ha sottolineato Cornell in un'intervista.
ANCORA INSTABILI. Il rischio è più alto alla nascita di un iceberg, quando esso si stacca dall'estremità di un ghiacciaio: la forma irregolare e il tonfo iniziale rendono il blocco traballante, e la forza di gravità tende a trascinare verso il basso la parte più pesante - un po' come succede quando tentiamo di far galleggiare una paperella di plastica dal lato della testa.
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