Passa ai contenuti principali

Hubble fotografa una galassia anomala

Una nuova foto dal telescopio spaziale mostra un sistema stellare anomalo: un ibrido celeste circondato da un fitto disco di polveri.

La galassia NGC 6861 in una foto di Hubble.

Il vasto archivio fotografico di Hubble si arricchisce di un nuovo tesoro: il telescopio di Nasa ed Esa ha immortalato l'oscuro disco di polveri che circonda il centro di NGC 6861, una galassia del gruppo del Telescopio, un drappello di 12 sistemi di stelle situati a circa 120 milioni di anni luce dalla Via Lattea.

Strutture come quella mostrata nella fotografia qui sopra, formate da grandi nubi di polveri stellari che oscurano la luce emessa dalle stelle alle loro spalle, sono importanti per capire da quale prospettiva si stia osservando la galassia in questione; se essa si trovi, cioè, di profilo, in posizione frontale o, come nel caso di NGC 6861, più o meno nel mezzo.
UN DILEMMA. La natura di NGC 6861 non è del tutto chiara. Le bande di polveri (gli anelli scuri) sono tipiche di galassie a spirale come la Via Lattea. In questo caso, però, l'anello è come avvolto da un ovale biancastro, formato da un enorme numero di stelle che orbitano attorno al centro della galassia. Questa seconda struttura ovale è invece tipica delle galassie ellittiche.

UN TERZO GRUPPO. L'ipotesi è che NGC 6861 non appartenga a nessuna delle due famiglie ma che sia, invece, una galassia lenticolare, un gruppo intermedio dalla forma a disco (come le galassie a spirale) ma formato, come le galassie ellittiche, principalmente da stelle di età avanzata. Le galassie lenticolari potrebbero essere ciò che resta di una galassia a spirale che ha perso la maggior parte del suo gas e perciò i suoi bracci, oppure il risultato dello scontro tra due galassie (nel caso di NGC 6861 questa è considerata l'ipotesi più probabile).

Commenti

Post popolari in questo blog

CoViD-19: un nuovo studio sui danni cardiaci

  Uno studio denuncia i danni provocati dal virus della covid su colture di cellule cardiache umane: un esperimento di laboratorio che deve però essere verificato. La CoViD-19, da tutti nota per essere una patologia polmonare, causerebbe anche danni al cuore: su questo aspetto della malattia, ancora poco noto e sul quale si sta  ancora studiando , indaga  uno studio preliminare , non ancora verificato in peer review, ma «dovevo pubblicare ciò che ho scoperto!», ha dichiarato Todd McDevitt, uno degli autori della ricerca. Gli esperimenti effettuati in vitro dai ricercatori restituiscono un quadro poco roseo: il SARS-CoV-2, il coronavirus che causa la covid, danneggerebbe le fibre muscolari che permettono al cuore di battere, fino a  ridurle in pezzettini . «Una carneficina di cellule umane», l'ha definita Bruce Conklin, uno degli autori. MUSCOLI SOTTO ATTACCO.  È importante sottolineare che  lo studio è stato effettuato su campioni di cellule in vitro . I ricercatori hanno analizzat

Le idee di Darwin per rigenerare le foreste

  Più di un secolo fa, Darwin suggerì un metodo alternativo per ripiantare le foreste, e ora lo stiamo finalmente ascoltando.     La foresta di Białowieża, in Polonia.  L'origine delle specie  è uno dei libri più famosi, influenti e importanti dei nostri tempi – un'osservazione forse non particolarmente originale, ma indiscutibile. Il saggio di  Charles Darwin  pubblicato nel 1859 ha cambiato il nostro modo di vedere il mondo e soprattutto i viventi, e contiene una quantità infinita di idee e spunti che sono stati poi approfonditi nei successivi 150 anni, andando a costituire la base della teoria evoluzionistica (e non solo). RIFORESTAZIONE E GAS SERRA.  Si tratta di un libro talmente denso che ancora oggi, rileggendolo, scopriamo passaggi illuminanti: è quanto raccontano su  The Conversation  Rob MacKenzie e Christine Foyer dell'Università di Birmingham, che si occupano rispettivamente di atmosfera e di piante. I due docenti raccontano che  L'origine delle specie  cust

Dengue, aumentano i casi in Italia: da dove arriva e perché sta crescendo il virus delle zanzare

Sono 500 i casi di Dengue confermati nel nostro Paese da gennaio 2024. Il maxi focolaio di Fano con oltre 100 contagi fa temere un'ulteriore diffusione.     Sangue in provetta L'aumento vertiginoso dei casi di  Dengue  – infezione trasmessa dalle zanzare del genere  Aedes , come la zanzara tigre – fa salire l'attenzione su una malattia che l'Oms aveva già inserito tra le  10 minacce per la salute globale  ancor prima dell'ondata epidemica attuale. I timori si alimentano anche in Italia, con il recente focolaio scoppiato a Fano, nelle Marche, che finora registras 102 casi accertati e altri dieci probabili.   Già il 2023 era stato un anno record, con oltre  6 milioni di contagi  e casi autoctoni registrati anche in zone, come l'Europa e l'Italia, in cui la malattia non è normalmente presente (ma è a volte diagnosticata nei viaggiatori provenienti da aree a rischio). Tuttavia, le cifre relative ai primi mesi del 2024 sono state capaci di sbriciolare quel record