In un certo senso, sì, sono esistiti: bisogna solamente interpretare le cronache.
San Giorgio e il drago di Giovanni Stradano.
Sono molte infatti le ipotesi che fanno risalire il mito dei draghi ai primi incontri con animali “impressionanti”, che effettivamente vivono (o vivevano) in natura. Si può immaginare che i primi esploratori abbiano descritto in modo approssimativo animali di aspetto inconsueto (o i loro fossili) visti in Paesi lontani. Le loro descrizioni, rielaborate e ingigantite successivamente, hanno creato il mito.
VARANO E IGUANA. I draghi erano presenti già nelle leggende dell’antica Grecia, ed ebbero il loro periodo di maggiore successo in epoca medievale. Nel 1572, il naturalista Ulisse Aldrovandi descrisse addirittura la cattura di un draghetto nei dintorni di Bologna: senza ali, con due zampe e lungo un metro. Era molto simile a rettili come il varano di Komodo (Varanus komodoensis), che vive in Indonesia. Un altro animale che ricorda l’aspetto del drago è l’iguana terrestre delle Galápagos, che ha anche una cresta, simile a quella raffigurata in alcuni dipinti di draghi.
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