Passa ai contenuti principali

L'indiana MOM ha raggiunto il Pianeta Rosso

Tra pochi giorni due sonde entreranno in orbita marziana. La prima sarà l'americana Maven, la seconda Mom, lanciata dall'agenzia spaziale indiana. Per entrambe, finora tutto funziona come da copione.

La sonda Mom, dell'agenzia spaziale indiana, sta per entrare in orbita marziana.


Il 21 settembre la sonda della Nasa Maven (Mars Atmosphere and Volatile Evolution), dopo un viaggio di 10 mesi, entrerà in orbita attorno a Marte. Il giorno successivo un’altra sonda, Mom (Mars Orbiten Mission), anch’essa partita nel novembre del 2013, inizierà le manovre per inserirsi in orbita marziana. Se l’arrivo di Maven può fare notizia, quella di Mom fa quasi scalpore perché a lanciarla - e portarla a destinazione - è stata una nazione emergente in campo spaziale, l’India.

TUTTO PERFETTO. Quando Mom venne lanciata, in pochi pensavano che la sonda sarebbe arrivata su una traiettoria precisa in prossimità di Marte. Tanti sono stati gli insuccessi delle grandi nazioni in campo spaziale quando iniziarono a lanciare sonde. Mom, invece, partita il 5 novembre 2013, ha tenuto la rotta in modo perfetto fino ad oggi e il 22 settembre accenderà i motori per inserirsi in orbita marziana.
Per l’Isro, l’agenzia spaziale indiana, la sonda vuole essere undimostratore, ossia una sonda che serve per sviluppare le tecnologia e pianificare successive missioni. Il suo scopo primario, dunque, è quello di dimostrare all’India di essere in grado di lanciare e manovrare una sonda verso un oggetto lontano centinaia di milioni di chilometri dalla Terra, di catturarne l’orbita e di inserirsi attorno all’oggetto stesso. Vuol anche dimostrare l’affidabilità delle comunicazioni e la capacità di superare problemi in corsa. Solo secondari sono dunque gli obiettivi scientifici della missione che sono quelli di studiare alcune caratteristiche morfologiche della superficie marziana, la sua mineralogia e l’atmosfera, grazie ad un pacchetto di 5 strumenti del peso di 15 kg che Mom porta a bordo.

La sonda della Nasa Maven entrerà in orbita attorno a Marte il 21 settembre 2014. Il suo scopo è quello di studiare l'atmosfera del Pianeta Rosso.

MAVEN E LA STORIA DELL’ATMOSFERA. Ben diverso invece è l’obiettivo di Maven, la quale dopo aver percorso oltre 700 milioni di chilometri il 21 settembre accenderà i motori per 33 minuti, per rallentare fino a essere catturata dalla gravità di Marte. Così come Mom, anche Maven deve fare tutto in automatico, perché le due sonde si trovano a una distanza tale che le comunicazioni impiegano oltre 12 minuti per arrivare dalla Terra alla sonda e viceversa. Quindi tutto deve essere stato pianificato in anticipo: saranno i computer di bordo a guidare le diverse accensioni dei motori e quant’altro necessitano le manovre per l’inserzione in orbita. Scopo di Maven è studiare con grande dettaglio l’atmosfera marziana per cercare di capire come sia evoluta nel tempo. Si ritiene infatti che miliardi di anni fa l'atmosfera fosse molto più densa di oggi, tant’è che tratteneva calore, al punto che su Marte scorrevano fiumi e vi erano mari. Poi se ne andò, sparì nello spazio. Come avvenne tutto ciò? La sonda dovrà cercare una risposta.
L’INDIA NELLO SPAZIO PROFONDO. Se con Maven gli Stati Uniti aggiungono un’altra sonda in orbita marziana e si confermano veterani dell’esplorazione spaziale interplanetaria, con l’arrivo di Mom l’India entra nel piccolo gruppo di Paesi che hanno lanciato sonde oltre l’orbita della Terra, dopo aver dimostrato le sue capacità con Chandrayaan-1, lanciata attorno alla Luna.

Nel gruppo ristretto ci sono gli Stati Uniti, che sono arrivati un po’ ovunque nel Sistema Solare; la Russia, con minori successi rispetto alla Nasa, ma che ha esplorato ripetutamente i pianeti vicino alla Terra (Marte e Venere); in generale l’Europa, con l'Esa, che ha coordinato missioni attorno a Marte, Venere, Saturno, le comete (vedi Rosetta e la cometa) e, presto, attorno a Mercurio; la Cina, con sonde attorno e sulla Luna; il Giappone con varie sonde, tra cui una che ha fatto storia, la Hayabusa, che atterrò brevemente sull’asteroide Itokawa, e che si appresta a far partire la Hayabusa 2 che scenderà ripetutamente - nel 2018 - su un altro asteroide per riportare a Terra campioni del corpo celeste.

Commenti

Post popolari in questo blog

Dengue, aumentano i casi in Italia: da dove arriva e perché sta crescendo il virus delle zanzare

Sono 500 i casi di Dengue confermati nel nostro Paese da gennaio 2024. Il maxi focolaio di Fano con oltre 100 contagi fa temere un'ulteriore diffusione.     Sangue in provetta L'aumento vertiginoso dei casi di  Dengue  – infezione trasmessa dalle zanzare del genere  Aedes , come la zanzara tigre – fa salire l'attenzione su una malattia che l'Oms aveva già inserito tra le  10 minacce per la salute globale  ancor prima dell'ondata epidemica attuale. I timori si alimentano anche in Italia, con il recente focolaio scoppiato a Fano, nelle Marche, che finora registras 102 casi accertati e altri dieci probabili.   Già il 2023 era stato un anno record, con oltre  6 milioni di contagi  e casi autoctoni registrati anche in zone, come l'Europa e l'Italia, in cui la malattia non è normalmente presente (ma è a volte diagnosticata nei viaggiatori provenienti da aree a rischio). Tuttavia, le cifre relative ai primi mesi del 2024 sono state capaci di sb...

CoViD-19: un nuovo studio sui danni cardiaci

  Uno studio denuncia i danni provocati dal virus della covid su colture di cellule cardiache umane: un esperimento di laboratorio che deve però essere verificato. La CoViD-19, da tutti nota per essere una patologia polmonare, causerebbe anche danni al cuore: su questo aspetto della malattia, ancora poco noto e sul quale si sta  ancora studiando , indaga  uno studio preliminare , non ancora verificato in peer review, ma «dovevo pubblicare ciò che ho scoperto!», ha dichiarato Todd McDevitt, uno degli autori della ricerca. Gli esperimenti effettuati in vitro dai ricercatori restituiscono un quadro poco roseo: il SARS-CoV-2, il coronavirus che causa la covid, danneggerebbe le fibre muscolari che permettono al cuore di battere, fino a  ridurle in pezzettini . «Una carneficina di cellule umane», l'ha definita Bruce Conklin, uno degli autori. MUSCOLI SOTTO ATTACCO.  È importante sottolineare che  lo studio è stato effettuato su campioni di cellule in vitro . I ri...

Le idee di Darwin per rigenerare le foreste

  Più di un secolo fa, Darwin suggerì un metodo alternativo per ripiantare le foreste, e ora lo stiamo finalmente ascoltando.     La foresta di Białowieża, in Polonia.  L'origine delle specie  è uno dei libri più famosi, influenti e importanti dei nostri tempi – un'osservazione forse non particolarmente originale, ma indiscutibile. Il saggio di  Charles Darwin  pubblicato nel 1859 ha cambiato il nostro modo di vedere il mondo e soprattutto i viventi, e contiene una quantità infinita di idee e spunti che sono stati poi approfonditi nei successivi 150 anni, andando a costituire la base della teoria evoluzionistica (e non solo). RIFORESTAZIONE E GAS SERRA.  Si tratta di un libro talmente denso che ancora oggi, rileggendolo, scopriamo passaggi illuminanti: è quanto raccontano su  The Conversation  Rob MacKenzie e Christine Foyer dell'Università di Birmingham, che si occupano rispettivamente di atmosfera e di piante. I due docenti raccontano ...