Passa ai contenuti principali

La prima prova video del cannibalismo fra polpi

Il fenomeno noto da tempo è stato finalmente documentato in tre diversi filmati in mare aperto. Ma perché i polpi si nutrono dei loro simili?

http://www.livescience.com/47978-cannibal-octopus-caught-in-the-act-for-first-time-video.html
"Cenare con un amico" ha, per i polpi, un significato particolare. Capita infatti che, quando questi cefalopodi escono a caccia di molluschi e crostacei, finiscano per cibarsi del corpo di un loro simile.

Nel mondo animale il cannibalismo non è certo una novità, e quello tra polpi era un fatto già noto: le prove dei macabri "banchetti" erano infatti state trovate negli stomaci dei polpi analizzati in laboratorio. Ma mai fino ad ora, il fenomeno era stato filmato dal vivo: ci sono riusciti, in tre diverse occasioni, i ricercatori dell'Istituto di Ricerca Marina di Vigo, in Spagna.

COLTO SUL FATTO. Il primo video è quello che vedete qui sopra. Girato nel dicembre 2012 a circa 12 metri di profondità, sui fondali rocciosi delle Isole Cíes (Galizia), mostra un polpo maschio di circa 2,2 kg di peso intento a nutrirsi di un esemplare più piccolo, di genere indefinito ma visibilmente pallido, e quindi morto da tempo. Prima che l'animale, spaventato dal sub, scappi via, si nota che le punte dei tentacoli della vittima sono già state mangiate.
PIÙ FRESCO DI COSÌ... Il secondo filmato, girato nel luglio 2013 a 18 metri di profondità, al largo delle Isole Estelas, mostra un altro polpo delle dimensioni del primo, accanirsi su un compare più piccolo, di poco più di 500 grammi di peso, e - soprattutto - ancora vivo: in questo caso, l'arrivo dei ricercatori ha interrotto la cena e salvato il cefalopode più piccolo.

IL BOCCONE PREFERITO. Il terzo video, molto simile al primo, è stato girato nel novembre 2013, sempre al largo delle Isole Cíes. Anche in questo caso la preda era già morta, e le punte dei tentacoli già sparite, segno che i polpi hanno una predilezione per i bracci dei loro simili.
LE SPIEGAZIONI. All'origine di questo comportamento potrebbero esserci la competizione territoriale, la mancanza di adeguate fonti di cibo e la vulnerabilità dei maschi più piccoli. Ma la principale ragione del cannibalismo sarebbe, per i ricercatori, l'alto apporto energetico e il notevole valore proteico delle carni degli altri polpi, assai più nutrienti di quelle dei molluschi di cui i cefalopodi sono soliti cibarsi.

Insomma uno spuntino a base di altri polpi costa minore fatica di una lunga caccia ai bivalvi (i quali, peraltro, sono da aprire): servirebbero inoltre molti molluschi per eguagliare le calorie offerte da un altro polpo.

Commenti

Post popolari in questo blog

CoViD-19: un nuovo studio sui danni cardiaci

  Uno studio denuncia i danni provocati dal virus della covid su colture di cellule cardiache umane: un esperimento di laboratorio che deve però essere verificato. La CoViD-19, da tutti nota per essere una patologia polmonare, causerebbe anche danni al cuore: su questo aspetto della malattia, ancora poco noto e sul quale si sta  ancora studiando , indaga  uno studio preliminare , non ancora verificato in peer review, ma «dovevo pubblicare ciò che ho scoperto!», ha dichiarato Todd McDevitt, uno degli autori della ricerca. Gli esperimenti effettuati in vitro dai ricercatori restituiscono un quadro poco roseo: il SARS-CoV-2, il coronavirus che causa la covid, danneggerebbe le fibre muscolari che permettono al cuore di battere, fino a  ridurle in pezzettini . «Una carneficina di cellule umane», l'ha definita Bruce Conklin, uno degli autori. MUSCOLI SOTTO ATTACCO.  È importante sottolineare che  lo studio è stato effettuato su campioni di cellule in vitro . I ricercatori hanno analizzat

Le idee di Darwin per rigenerare le foreste

  Più di un secolo fa, Darwin suggerì un metodo alternativo per ripiantare le foreste, e ora lo stiamo finalmente ascoltando.     La foresta di Białowieża, in Polonia.  L'origine delle specie  è uno dei libri più famosi, influenti e importanti dei nostri tempi – un'osservazione forse non particolarmente originale, ma indiscutibile. Il saggio di  Charles Darwin  pubblicato nel 1859 ha cambiato il nostro modo di vedere il mondo e soprattutto i viventi, e contiene una quantità infinita di idee e spunti che sono stati poi approfonditi nei successivi 150 anni, andando a costituire la base della teoria evoluzionistica (e non solo). RIFORESTAZIONE E GAS SERRA.  Si tratta di un libro talmente denso che ancora oggi, rileggendolo, scopriamo passaggi illuminanti: è quanto raccontano su  The Conversation  Rob MacKenzie e Christine Foyer dell'Università di Birmingham, che si occupano rispettivamente di atmosfera e di piante. I due docenti raccontano che  L'origine delle specie  cust

Le nuove immagini della nebulosa dell'Aquila

Li chiamano i pilastri della creazione, perché là stanno nascendo nuove stelle e quindi nuovi pianeti. Sono alcune parti della nebulosa dell'Aquila. Il telescopio Hubble li ha fotografati più volte, la prima volta nel 1995. E ora a 20 anni di distanza le nuove foto sono davvero bellissime. E spiegano che cosa sta succedendo in una nursery stellare. Per festeggiare i suoi primi 25 anni di lavoro ( l'anniversario sarà il 24 aprile ),  il telescopio Hubble ha scattato una nuova immagine dei cosidetti  "Pilastri della Creazione"  che si trovano nella Nebulosa dell'Aquila e che furono fotografati per la prima volta nel 1995. La prima foto delle tre enormi e dense colonne di gas e polvere interstellari che racchiudono migliaia di stelle in formazione, è stata giustamente definita una delle 10 migliori immagini scattate da Hubble (vedi gallery sotto). Ma non è soltanto magnifica: ha contribuito ad aumentare notevolmente la nostra comprensione dei fenomeni di