Passa ai contenuti principali

Iraq conflict: India in touch with nurses stranded in Tikrit

Fighters from militant Sunni groups have seized a number of Iraqi towns and cities, including Tikrit, in the past week

The Indian government has said it is in touch with 46 nurses stranded in a hospital in the Iraqi city of Tikrit, which is under militant control.
Red Cross volunteers who visited the group report they are completely safe, India's envoy in Iraq told BBC Hindi.
India has also issued a travel advisory asking its citizens to not travel to Iraq and those already there to leave.
Fighters from the militant Sunni group ISIS have seized a number of Iraqi towns and cities in the past week.
Ambassador Ajay Kumar said he was in contact with the Red Cross and United Nations officials, but that it was safer for the nurses to stay put in the hospital.
"The nearest airport is Baghdad which is at least 100km (62 miles) away and it's not safe to travel there by road."
A ministry of external affairs spokesman in Delhi said most of the nurses wanted to stay on in Iraq.
But many of the nurses, all from the southern state of Kerala, and their families told BBC Hindi's Imran Qureshi in Bangalore that they were keen to leave Tikrit.
"Officials from the Indian embassy in Iraq have been in touch. We've also been visited by a team from the Red Cross and they have promised to evacuate us soon," Marina, one of the nurses stranded in Iraq, told our correspondent on telephone from Tikrit.
"We have been waiting for a vehicle to come and take us from here, but it seems like everyone is giving us empty assurances. We have no hope left any more," she said.
The mother of one of the nurses stranded in Tikrit said her daughter saw armed militants roaming around the hospital.
"I spoke to [my daughter] on Sunday night. She said they were all hoping that they would be evacuated from the hospital soon. I am hopeful the government will soon find a way to bring them back."

Commenti

Post popolari in questo blog

CoViD-19: un nuovo studio sui danni cardiaci

  Uno studio denuncia i danni provocati dal virus della covid su colture di cellule cardiache umane: un esperimento di laboratorio che deve però essere verificato. La CoViD-19, da tutti nota per essere una patologia polmonare, causerebbe anche danni al cuore: su questo aspetto della malattia, ancora poco noto e sul quale si sta  ancora studiando , indaga  uno studio preliminare , non ancora verificato in peer review, ma «dovevo pubblicare ciò che ho scoperto!», ha dichiarato Todd McDevitt, uno degli autori della ricerca. Gli esperimenti effettuati in vitro dai ricercatori restituiscono un quadro poco roseo: il SARS-CoV-2, il coronavirus che causa la covid, danneggerebbe le fibre muscolari che permettono al cuore di battere, fino a  ridurle in pezzettini . «Una carneficina di cellule umane», l'ha definita Bruce Conklin, uno degli autori. MUSCOLI SOTTO ATTACCO.  È importante sottolineare che  lo studio è stato effettuato su campioni di cellule in vitro . I ricercatori hanno analizzat

Le idee di Darwin per rigenerare le foreste

  Più di un secolo fa, Darwin suggerì un metodo alternativo per ripiantare le foreste, e ora lo stiamo finalmente ascoltando.     La foresta di Białowieża, in Polonia.  L'origine delle specie  è uno dei libri più famosi, influenti e importanti dei nostri tempi – un'osservazione forse non particolarmente originale, ma indiscutibile. Il saggio di  Charles Darwin  pubblicato nel 1859 ha cambiato il nostro modo di vedere il mondo e soprattutto i viventi, e contiene una quantità infinita di idee e spunti che sono stati poi approfonditi nei successivi 150 anni, andando a costituire la base della teoria evoluzionistica (e non solo). RIFORESTAZIONE E GAS SERRA.  Si tratta di un libro talmente denso che ancora oggi, rileggendolo, scopriamo passaggi illuminanti: è quanto raccontano su  The Conversation  Rob MacKenzie e Christine Foyer dell'Università di Birmingham, che si occupano rispettivamente di atmosfera e di piante. I due docenti raccontano che  L'origine delle specie  cust

Dengue, aumentano i casi in Italia: da dove arriva e perché sta crescendo il virus delle zanzare

Sono 500 i casi di Dengue confermati nel nostro Paese da gennaio 2024. Il maxi focolaio di Fano con oltre 100 contagi fa temere un'ulteriore diffusione.     Sangue in provetta L'aumento vertiginoso dei casi di  Dengue  – infezione trasmessa dalle zanzare del genere  Aedes , come la zanzara tigre – fa salire l'attenzione su una malattia che l'Oms aveva già inserito tra le  10 minacce per la salute globale  ancor prima dell'ondata epidemica attuale. I timori si alimentano anche in Italia, con il recente focolaio scoppiato a Fano, nelle Marche, che finora registras 102 casi accertati e altri dieci probabili.   Già il 2023 era stato un anno record, con oltre  6 milioni di contagi  e casi autoctoni registrati anche in zone, come l'Europa e l'Italia, in cui la malattia non è normalmente presente (ma è a volte diagnosticata nei viaggiatori provenienti da aree a rischio). Tuttavia, le cifre relative ai primi mesi del 2024 sono state capaci di sbriciolare quel record