Passa ai contenuti principali

Quale Resistenza ha avuto più vittime?

Nel corso della Seconda guerra mondiale sono stati diversi i Paesi dove si è combattuta una guerra partigiana contro il nazifascismo. Quale Resistenza ha visto cadere più vittime?

resistenza-partigiani

La Resistenza che ha determinato il maggior numero di vittime è stata quella Iugoslava con almeno 1 milione di morti tra combattenti e civili, tutti caduti tra il 1941 e il 1945. La stima corrisponde a poco meno del 10 per cento della popolazione censita nel 1939.

Gli scontri con i nazifascisti tedeschi e i loro alleati (italiani, ungheresi e bulgari) iniziarono il 6 aprile del 1941 quando da parte della Luftwaffe, ci fu il primo bombardamento di Belgrado - la capitale della Iugoslavia - e di altre città del regno.
resistenza, partigiani
La Resistenza in Italia iniziò immediatamente dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943. Qui una scritta antibadogliana riapparsa a Verbania-Pallanza (piazza del Municipio). Riporta la frase: "Abbasso Badoglio, abbasso i traditori del PNF", il Partito nazionale fascista.| WIKIMEDIA / G.DALLORTO
ARMATE POPOLARI. Gli iugoslavi organizzarono movimenti di resistenza guidati dall'Armata popolare di liberazione della Iugoslavia, la più grande formazione di guerriglia dell'Europa occupata dai nazisti. A guidarla fu Josip Broz Tito, futuro capo della Iugoslavia che il 29 novembre 1943 ricostruì un nuovo Stato all'interno dei confini del vecchio regno, aggiungendovi il litorale sloveno e l'Istria.

Se la Iugoslavia lasciò circa un milione di morti, nello stesso periodo in altri Paesi d'Europa le cose non andavano molto meglio. La resistenza greca si stima sia costata quasi 400mila vittime su una popolazione di circa 7 milioni, pari al 5,7 per cento del totale, mentre in Francia i caduti furono 150.000 su un totale di 41 milioni di abitanti, dunque circa il 0.37 per cento della popolazione.
E IN ITALIA? Nel nostro Paese secondo l'Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell'Esercito i partigiani morti furono più di 54mila: di questi, 17.488 erano militari e 37.288, civili. Alla cifra vanno aggiunti i partigiani italiani morti nei Balcani, circa 9.249, soldati. In tutto si tratta di meno dello 0,17 per cento della popolazione (nel 1939, 40 milioni). Il maggior numero di partigiani caduti veniva dal Veneto (6.006). Il maggior numero di civili uccisi per rappresaglia è caduto invece in Toscana (4.461).

Commenti

Post popolari in questo blog

CoViD-19: un nuovo studio sui danni cardiaci

  Uno studio denuncia i danni provocati dal virus della covid su colture di cellule cardiache umane: un esperimento di laboratorio che deve però essere verificato. La CoViD-19, da tutti nota per essere una patologia polmonare, causerebbe anche danni al cuore: su questo aspetto della malattia, ancora poco noto e sul quale si sta  ancora studiando , indaga  uno studio preliminare , non ancora verificato in peer review, ma «dovevo pubblicare ciò che ho scoperto!», ha dichiarato Todd McDevitt, uno degli autori della ricerca. Gli esperimenti effettuati in vitro dai ricercatori restituiscono un quadro poco roseo: il SARS-CoV-2, il coronavirus che causa la covid, danneggerebbe le fibre muscolari che permettono al cuore di battere, fino a  ridurle in pezzettini . «Una carneficina di cellule umane», l'ha definita Bruce Conklin, uno degli autori. MUSCOLI SOTTO ATTACCO.  È importante sottolineare che  lo studio è stato effettuato su campioni di cellule in vitro . I ricercatori hanno analizzat

Le idee di Darwin per rigenerare le foreste

  Più di un secolo fa, Darwin suggerì un metodo alternativo per ripiantare le foreste, e ora lo stiamo finalmente ascoltando.     La foresta di Białowieża, in Polonia.  L'origine delle specie  è uno dei libri più famosi, influenti e importanti dei nostri tempi – un'osservazione forse non particolarmente originale, ma indiscutibile. Il saggio di  Charles Darwin  pubblicato nel 1859 ha cambiato il nostro modo di vedere il mondo e soprattutto i viventi, e contiene una quantità infinita di idee e spunti che sono stati poi approfonditi nei successivi 150 anni, andando a costituire la base della teoria evoluzionistica (e non solo). RIFORESTAZIONE E GAS SERRA.  Si tratta di un libro talmente denso che ancora oggi, rileggendolo, scopriamo passaggi illuminanti: è quanto raccontano su  The Conversation  Rob MacKenzie e Christine Foyer dell'Università di Birmingham, che si occupano rispettivamente di atmosfera e di piante. I due docenti raccontano che  L'origine delle specie  cust

Le nuove immagini della nebulosa dell'Aquila

Li chiamano i pilastri della creazione, perché là stanno nascendo nuove stelle e quindi nuovi pianeti. Sono alcune parti della nebulosa dell'Aquila. Il telescopio Hubble li ha fotografati più volte, la prima volta nel 1995. E ora a 20 anni di distanza le nuove foto sono davvero bellissime. E spiegano che cosa sta succedendo in una nursery stellare. Per festeggiare i suoi primi 25 anni di lavoro ( l'anniversario sarà il 24 aprile ),  il telescopio Hubble ha scattato una nuova immagine dei cosidetti  "Pilastri della Creazione"  che si trovano nella Nebulosa dell'Aquila e che furono fotografati per la prima volta nel 1995. La prima foto delle tre enormi e dense colonne di gas e polvere interstellari che racchiudono migliaia di stelle in formazione, è stata giustamente definita una delle 10 migliori immagini scattate da Hubble (vedi gallery sotto). Ma non è soltanto magnifica: ha contribuito ad aumentare notevolmente la nostra comprensione dei fenomeni di