Passa ai contenuti principali

Rio Tinto and Chinalco sign $20bn Guinea iron ore deal

Big mining companies have been eyeing the iron ore deposits at Simandou for many years

Rio Tinto, Chinalco and the International Finance Corporation have signed a deal to develop Guinea's iron ore deposits.
The Simandou project, which has been delayed for years, would be the biggest iron ore and infrastructure project developed in Africa, the firms said.
The $20bn (£12bn) "investment framework" provides legal and financial backing for the project.
The framework will now go the Guinean National Assembly for ratification.
If ratified, the three parties said they would complete a feasibility study, including timeline and costs, within about a year.
President of the Republic of Guinea Alpha Conde said: "With massive infrastructure investment, this project is of critical importance for the people of Guinea.
"It's a nationwide priority that goes beyond the mines and far beyond our generations. With transparent and fair deals, our mining sector has the potential to be a game changer for Guinea."
'World class'
As well as mining the iron ore, the three partners said they were working together to raise the funds to build a 650km railway and a deep-water port to transport the rocks and minerals.
They said the project had the potential to double Guinea's GDP and create 45,000 jobs.
"Today is an important milestone in the development of this world-class iron ore resource for the benefit of all shareholders and the people of Guinea," said Sam Walsh, chief executive of Rio Tinto.
Rio Tinto will take a 46.6% stake in the project, Chinalco 41.3%, Guinea 7.5% and IFC 4.6%.
Rio was first awarded concessions to Simandou almost 10 years ago, but was forced to give up those in the northern part of the range of hills in 2008. These were then given to BSG Resources, a company controlled by Israeli billionaire Beny Steinmetz.
Last month, the BSGR permits were rescinded by the Guinean government, paving the way for the deal between Rio and Chinalco.

Commenti

Post popolari in questo blog

CoViD-19: un nuovo studio sui danni cardiaci

  Uno studio denuncia i danni provocati dal virus della covid su colture di cellule cardiache umane: un esperimento di laboratorio che deve però essere verificato. La CoViD-19, da tutti nota per essere una patologia polmonare, causerebbe anche danni al cuore: su questo aspetto della malattia, ancora poco noto e sul quale si sta  ancora studiando , indaga  uno studio preliminare , non ancora verificato in peer review, ma «dovevo pubblicare ciò che ho scoperto!», ha dichiarato Todd McDevitt, uno degli autori della ricerca. Gli esperimenti effettuati in vitro dai ricercatori restituiscono un quadro poco roseo: il SARS-CoV-2, il coronavirus che causa la covid, danneggerebbe le fibre muscolari che permettono al cuore di battere, fino a  ridurle in pezzettini . «Una carneficina di cellule umane», l'ha definita Bruce Conklin, uno degli autori. MUSCOLI SOTTO ATTACCO.  È importante sottolineare che  lo studio è stato effettuato su campioni di cellule in vitro . I ricercatori hanno analizzat

Le idee di Darwin per rigenerare le foreste

  Più di un secolo fa, Darwin suggerì un metodo alternativo per ripiantare le foreste, e ora lo stiamo finalmente ascoltando.     La foresta di Białowieża, in Polonia.  L'origine delle specie  è uno dei libri più famosi, influenti e importanti dei nostri tempi – un'osservazione forse non particolarmente originale, ma indiscutibile. Il saggio di  Charles Darwin  pubblicato nel 1859 ha cambiato il nostro modo di vedere il mondo e soprattutto i viventi, e contiene una quantità infinita di idee e spunti che sono stati poi approfonditi nei successivi 150 anni, andando a costituire la base della teoria evoluzionistica (e non solo). RIFORESTAZIONE E GAS SERRA.  Si tratta di un libro talmente denso che ancora oggi, rileggendolo, scopriamo passaggi illuminanti: è quanto raccontano su  The Conversation  Rob MacKenzie e Christine Foyer dell'Università di Birmingham, che si occupano rispettivamente di atmosfera e di piante. I due docenti raccontano che  L'origine delle specie  cust

Le nuove immagini della nebulosa dell'Aquila

Li chiamano i pilastri della creazione, perché là stanno nascendo nuove stelle e quindi nuovi pianeti. Sono alcune parti della nebulosa dell'Aquila. Il telescopio Hubble li ha fotografati più volte, la prima volta nel 1995. E ora a 20 anni di distanza le nuove foto sono davvero bellissime. E spiegano che cosa sta succedendo in una nursery stellare. Per festeggiare i suoi primi 25 anni di lavoro ( l'anniversario sarà il 24 aprile ),  il telescopio Hubble ha scattato una nuova immagine dei cosidetti  "Pilastri della Creazione"  che si trovano nella Nebulosa dell'Aquila e che furono fotografati per la prima volta nel 1995. La prima foto delle tre enormi e dense colonne di gas e polvere interstellari che racchiudono migliaia di stelle in formazione, è stata giustamente definita una delle 10 migliori immagini scattate da Hubble (vedi gallery sotto). Ma non è soltanto magnifica: ha contribuito ad aumentare notevolmente la nostra comprensione dei fenomeni di