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Otto domande sulla biodiversità

Le Nazioni Unite hanno proclamato il 22 maggio Giornata mondiale della biodiversità, per migliorare la comprensione e la consapevolezza dell'idea. Ma cos'è la biodiversità?

La ricchezza di specie e di ecosistemi è una delle più importanti caratteristiche del nostro pianeta, e contribuisce alla stabilità degli ambienti. Anche di quelli fuori dalla porta di casa. Tanto che la Convenzione sulla diversità biologica (un organismo dell'Onu) ha proclamato la giornata della biodiversità, ogni anno il 22 maggio.
Ma cos'è di preciso la biodiversità, e come influenza la vita di tutti giorni? Perché gli scienziati la ritengono uno dei principali aspetti da tutelare? Cerchiamo di rispondere a queste domande.

Cos’è la biodiversità? 
Ci sono molti modi per definire la biodiversità (perché ci sono tante biodiversità) ma il più semplice è: il numero di specie in un ambiente. In un ecosistema molto ricco e biodiverso vivono molte specie. In un altro più povero, le specie sono in numero inferiore. 

Ci sono più tipi di biodiversità?
 
Sì. Gli ecologi e i biologi descrivono almeno tre tipi di biodiversità. 
La prima è proprio la ricchezza di specie (vedi sopra); 
La seconda sono le differenze tra ambienti diversi, come la foresta tropicale e le coltivazioni di soia che ne sono state ricavate; 
La terza invece è la ricchezza totale delle specie nei vari ecosistemi di una regione o di una nazione. L’Italia, per esempio, è per varie ragioni più ricca di specie della Norvegia. 
8-10 milioni
Numero di specie che si pensa esistano sulla Terra 

1.941.939 
Specie descritte secondo l'ultimo "censimento" globale (2009)
Perché si dice che la biodiversità protegge gli ecosistemi? 
Perché si dice che la biodiversità protegge gli ecosistemi? 
È una legge dell’ecologia che un ecosistema molto biodiverso sia più stabile di altri poveri e resiliente, cioè in grado di tornare allo stato nativo anche dopo episodi di distruzione e attacchi da parte di parassiti. 
Un ecosistema stabile è anche in grado di mantenere nel tempo il numero di specie animali e vegetali presenti, e di fungere da “serbatoio” per le stesse specie. 

Come influenza la biodiversità la tua vita di tutti giorni? 

Anche se nel nostro Paese gli ambienti ricchi di biodiversità non sono molti, e quindi non ci rendiamo conto se perdiamo una parte della ricchezza di specie, la presenza di parecchie forme di vita sul pianeta contribuisce a rendere la Terra un ecosistema globale più stabile e meno soggetto a grandi fluttuazioni ambientali, come il cambiamento climatico.
Inoltre anche in Italia gli ambienti più ricchi di natura e quindi di biodiversità sono importantissimi perché costituiscono aree in cui le persone possono “ricrearsi”. È stato infatti dimostrato che l’immersione nella natura ha un effetto positivo per il morale e lo stato di salute.

Quali sono le applicazioni economiche della biodiversità? 

Ci sono molte occasioni in cui la biodiversità risulta utile alla nostra specie. Per esempio le specie selvatiche parenti di quelle domestiche costituiscono un serbatoio di geni che possono esser sfruttati per difendere le piante coltivate (che sono molto spesso geneticamente più povere di quelle da cui derivano) dai parassiti o da ondate di caldo o siccità. Moltissimi composti della moderna farmacopea sono poi derivate da molecole estratte da piante o animali selvatici, anche da specie da cui non ci si aspetterebbe che potessero essere ricche di composti utili, come le spugne. 
Anche la sfruttamento delle specie selvatiche, dalla caccia alla pesca alla raccolta di noci o frutti, è in fondo un utilizzo della biodiversità. Da ultimo, la biodiversità ha un altissimo valore spirituale per molte popolazioni della Terra, che ancora hanno un profondo legame anche religioso con il territorio.

Quali sono le cause della perdita di biodiversità? 

La biodiversità viene erosa dalle attività umane, direttamente o indirettamente. Per esempio con la caccia eccessiva (come quella alle balene o agli animali selvatici della foresta tropicale). Oppure la raccolta di specie rare per farne commercio. 
Daenerys Targaryen, meglio nota come Madre dei Draghi, nella saga fantasy "Il trono di spade" ambientato in una terra ricca di specie "esotiche".

L’impatto più forte deriva però dalladistruzione diretta, come nel caso della deforestazione nelle aree tropicali, o dal cambiamento climatico, che minaccia di modificare totalmente gli ecosistemi, tanto da impedire alle specie di adattarsi ai cambiamenti e quindi estinguersi e impoverire il pianeta. 

Che cosa c’entra la biodiversità con Il trono di spade? 
Anche nelle opere di fantasia gli scrittori più attenti alle descrizioni cercano di ricreare un ambiente nella sua completezza, e quindi inseriscono specie animali e vegetali (come i draghi del Trono di Spade) che fanno parte della biodiversità degli ecosistemi “alieni” presenti nei libri. Nella maggior parte dei casi i film o i libri con una biodiversità maggiore piacciono di più. E sono più belli.

E con i videogiochi?
 
I videogiochi sono interi universi in cui gli sceneggiatori possono permettersi di introdurre le specie più curiose (e pericolose). Alcune sono simili a quelle conosciute, altre invece sono creazioni di fantasia, che però in un modo o nell’altro obbediscono alle “leggi” della zoologia e dell’ecologia presenti sulla Terra. Tutti insieme, queste specie ricreano uno scenario molto ricco e affascinante, in cui l’eroe combatte contro questi “mostri”. Più gli ecosistemi inventati dai creatori sono ricchi, più il gioco è coinvolgente e intricato.

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