Non si arresta la corsa del temibile virus Ebola, che varca i confini della Guinea per approdare in Sierra Leone. Gli ultimi aggiornamenti sull'epidemia che spaventa l'Africa e il mondo intero.
Il virus Ebola, ingrandito 108 mila volte. Photo: Fuse, Thinkstock
Il virus Ebola, uno dei più pericolosi e letali al mondo, ha varcato i confini della Guinea, dove negli ultimi mesi era esploso il contagio, ed è arrivato in Sierra Leone.
Negli ultimi 3-4 giorni, quattro persone sono morte nel paese per i sintomi dell'infezione, come riporta una fonte del Ministero della Salute locale.
Epidemia silenziosa
I decessi si sono verificati nella zona orientale del distretto di Kailahun, al confine con il sud della Guinea, dove l'epidemia, da marzo, ha ucciso 174 persone tra i 258 casi registrati (dati dell'Organizzazione Mondiale della Sanità aggiornati al 24 maggio 2014). Una delle vittime era un operatore sanitario.
Il numero di casi in Guinea e in Sierra Leone rimane comunque variabile e soggetto a riclassificazioni in seguito alle analisi volte ad accertare se le morti siano dovute proprio al virus in questione, che si trasmette all'uomo attraverso la carne degli animali selvatici o i fluidi corporei di altri uomini contagiati.
In Liberia, che confina a nord con Sierra Leone e Guinea, la situazione rimane al momento stabile, con nessun nuovo caso confermato.
Gli esperti consigliano a chiunque abbia sintomi febbrili nelle aree colpite, di rivolgersi immediatamente alla struttura medica più vicina - il virus è letale fino al 90% dei casi, e si manifesta sulle prime con febbri emorragiche, dolori muscolari e problemi al sistema nervoso centrale.
Perché è così pericoloso?
Ad oggi non esiste un vaccino ma i contagiati, se idratati e soccorsi prontamente con farmaci antiepiretici, hanno comunque qualche possibilità di sopravvivenza (vedi anche 8 cose da sapere sul virus Ebola).
Il virus è conosciuto da qualche tempo, ma solitamente rimaneva confinato ai villaggi remoti dell'Africa centrale e occidentale, vicini alla foresta pluviale. L'aumento della penetrazione umana nelle foreste e i casi registrati anche in una grande città - la popolosa capitale della Guinea, Conakry - hanno fatto salire la preoccupazione delle autorità sanitarie sul tema.
Dobbiamo preoccuparci?
Nelle settimane scorse c'è stata molta cattiva informazione e allarmi ingiustificati sulla possibilità che il virus Ebola arrivi in Europa. Si tratta di bufale mediatiche che non hanno fondamenti scientifici.
L'Organizzazione Mondiale della Sanità al momento non ha emesso restrizioni su viaggi o commerci con i paesi colpiti dall'epidemia. Le probabilità che il virus arrivi in Italia portato dai migranti che arrivano con mezzi della disperazione è pari a zero.
Negli ultimi 3-4 giorni, quattro persone sono morte nel paese per i sintomi dell'infezione, come riporta una fonte del Ministero della Salute locale.
I decessi si sono verificati nella zona orientale del distretto di Kailahun, al confine con il sud della Guinea, dove l'epidemia, da marzo, ha ucciso 174 persone tra i 258 casi registrati (dati dell'Organizzazione Mondiale della Sanità aggiornati al 24 maggio 2014). Una delle vittime era un operatore sanitario.
Il numero di casi in Guinea e in Sierra Leone rimane comunque variabile e soggetto a riclassificazioni in seguito alle analisi volte ad accertare se le morti siano dovute proprio al virus in questione, che si trasmette all'uomo attraverso la carne degli animali selvatici o i fluidi corporei di altri uomini contagiati.
In Liberia, che confina a nord con Sierra Leone e Guinea, la situazione rimane al momento stabile, con nessun nuovo caso confermato.
Gli esperti consigliano a chiunque abbia sintomi febbrili nelle aree colpite, di rivolgersi immediatamente alla struttura medica più vicina - il virus è letale fino al 90% dei casi, e si manifesta sulle prime con febbri emorragiche, dolori muscolari e problemi al sistema nervoso centrale.
Perché è così pericoloso?
Ad oggi non esiste un vaccino ma i contagiati, se idratati e soccorsi prontamente con farmaci antiepiretici, hanno comunque qualche possibilità di sopravvivenza (vedi anche 8 cose da sapere sul virus Ebola).
Il virus è conosciuto da qualche tempo, ma solitamente rimaneva confinato ai villaggi remoti dell'Africa centrale e occidentale, vicini alla foresta pluviale. L'aumento della penetrazione umana nelle foreste e i casi registrati anche in una grande città - la popolosa capitale della Guinea, Conakry - hanno fatto salire la preoccupazione delle autorità sanitarie sul tema.
Dobbiamo preoccuparci?
Nelle settimane scorse c'è stata molta cattiva informazione e allarmi ingiustificati sulla possibilità che il virus Ebola arrivi in Europa. Si tratta di bufale mediatiche che non hanno fondamenti scientifici.
L'Organizzazione Mondiale della Sanità al momento non ha emesso restrizioni su viaggi o commerci con i paesi colpiti dall'epidemia. Le probabilità che il virus arrivi in Italia portato dai migranti che arrivano con mezzi della disperazione è pari a zero.
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