Passa ai contenuti principali

La Madre di tutte le Estinzioni iniziò dalle piante

Alla fine del Permiano, i vulcani che eruttarono senza sosta per due milioni di anni avvelenarono di nichel la vegetazione. A quel punto, nulla avrebbe più potuto spezzare la catena degli eventi di estinzione.

permiano_shutterstock_371218723
Illustrazione: la Terra, 250 milioni di anni fa circa, quando una serie di eventi catastrofici ha dato il via alla più grande estinzione di massa che il pianeta abbia conosciuto.

Circa 252 milioni di anni fa la vita sulla Terra fu molto vicina a scomparire: l'estinzione totale fu evitata giusto dagli animali più piccoli, che proprio in virtù delle dimensioni riuscirono a sopravvivere meglio di altri. Le tappe e la cronologia della catastrofe sono oggetto di studio e di molti dibattiti tra gli scienziati: la più recente delle ipotesi (riportata su Nature Communications), avanzata da un team internazionale di ricercatori, propone l'idea che le piante siano state le prime a soccombere alla catena degli eventi di estinzione.

In quella fase della storia della Terra, che oggi chiamiamo la Grande Estinzione del Permiano, la tettonica delle zolle fece sì che, dove oggi si trova la Siberia, un gran numero di vulcani iniziarono a eruttare contemporaneamente, emettendo carbonio e metano nell'atmosfera per circa 2 milioni di anni, ininterrottamente. Questa fu la causa principale dell'estinzione di circa il 96% della vita oceanica e del 70% dei vertebrati terrestri: è stato il più grande e drammatico evento di estinzione di massa nella storia della Terra di cui siamo a conoscenza.
geologia, estinzione di massa, Grande Estinzione del Permiano, vita sulla Terra, vulcani, nichel
Furono le piante ad essere avvelenate e a scomparire per prime, innescando una catena di eventi che avrebbe portato alla alla quasi completa estinzione degli erbivori e poi dei carnivori. | WIKIMEDIA
PRIMA LA VEGETAZIONE.Secondo il nuovo studio, un elemento emesso in grande abbondanza in atmosfera durante i due milioni di anni di eruzioni, il nichel, potrebbe essere stato la causa dell'estinzione di piante australiane ben 400.000 anni prima che la maggior parte delle specie marine e delle specie terrestri scomparissero.

Per Christopher Fielding (University of Nebraska-Lincoln), coordinatore della ricerca, si tratta in effetti di «un elemento del tutto nuovo, una grande novità: fino a oggi non si conosceva la sequenza delle estinzioni. Adesso invece è nota con notevole sicurezza».

Terra, origine della vita
Molto più indietro nel tempo... LUCA, la prima vita sulla Terra, 4,5 miliardi di anni fa. | PETER SAWYER
Come si è arrivati a questa "notevole sicurezza"? Gli scienziati hanno studiato il polline fossilizzato, la composizione chimica e l'età delle rocce e la stratificazione dei sedimenti lungo le scogliere sud-orientali dell'Australia. È proprio in quell'area che si è scoperta, sorprendentemente, una elevata concentrazione di nichel nelle rocce derivate dal fango che costituiva una grande bacino in prossimità dell'odierna Sydney.

"Sorprendentemente", affermano gli autori della ricerca, perché non vi sono fonti locali di quell'elemento. Uno dei ricercatori, Tracy Frank (University of Nebraska-Lincoln), ha dichiarato che i risultati portano a concludere che il nichel sia derivato dai vulcani in attività in Siberia.

esopianeti, pianeti extrasolari, origine della vita, ricerca della vita, Terra
Molto più lontano nello Spazio... Cercare tracce di vita su mondi lontani prendendo a modello la Terra dei nostri giorni potrebbe portare a conclusioni errate. È dalle grandi crisi della vita sulla Terra che arrivano i suggerimenti su come cercare la vita sui mondi lontani. | NASA
Il vulcanismo avrebbe disperso il nichel in un aerosol che, in atmosfera, fu trasportato per migliaia di chilometri verso sud prima di depositarsi e avvelenare gran parte della vita vegetale dell'Australia. A conferma di questa ipotesi vi è il fatto che anche in altre parti del pianeta si riscontrano concentrazioni elevate di nichel difficili da spiegare con la geologia locale presente e passata.

A CASCATA. Se questa ipotesi dovesse essere confermata vorrebbe dire che quel nichel avrebbe innescato una serie di eventi a cascata: gli erbivori che si nutrivano delle piante ricoperte di nichel morirono avvelenati, poi per mancanza di cibo in seguito alla scomparsa delle piante, i carnivori vennero meno per la scarsità di erbivori, e infine l'acqua avrebbe portato il nichel in mare, rendendo inadatto alla vita.

Commenti

Post popolari in questo blog

CoViD-19: un nuovo studio sui danni cardiaci

  Uno studio denuncia i danni provocati dal virus della covid su colture di cellule cardiache umane: un esperimento di laboratorio che deve però essere verificato. La CoViD-19, da tutti nota per essere una patologia polmonare, causerebbe anche danni al cuore: su questo aspetto della malattia, ancora poco noto e sul quale si sta  ancora studiando , indaga  uno studio preliminare , non ancora verificato in peer review, ma «dovevo pubblicare ciò che ho scoperto!», ha dichiarato Todd McDevitt, uno degli autori della ricerca. Gli esperimenti effettuati in vitro dai ricercatori restituiscono un quadro poco roseo: il SARS-CoV-2, il coronavirus che causa la covid, danneggerebbe le fibre muscolari che permettono al cuore di battere, fino a  ridurle in pezzettini . «Una carneficina di cellule umane», l'ha definita Bruce Conklin, uno degli autori. MUSCOLI SOTTO ATTACCO.  È importante sottolineare che  lo studio è stato effettuato su campioni di cellule in vitro . I ricercatori hanno analizzat

Le idee di Darwin per rigenerare le foreste

  Più di un secolo fa, Darwin suggerì un metodo alternativo per ripiantare le foreste, e ora lo stiamo finalmente ascoltando.     La foresta di Białowieża, in Polonia.  L'origine delle specie  è uno dei libri più famosi, influenti e importanti dei nostri tempi – un'osservazione forse non particolarmente originale, ma indiscutibile. Il saggio di  Charles Darwin  pubblicato nel 1859 ha cambiato il nostro modo di vedere il mondo e soprattutto i viventi, e contiene una quantità infinita di idee e spunti che sono stati poi approfonditi nei successivi 150 anni, andando a costituire la base della teoria evoluzionistica (e non solo). RIFORESTAZIONE E GAS SERRA.  Si tratta di un libro talmente denso che ancora oggi, rileggendolo, scopriamo passaggi illuminanti: è quanto raccontano su  The Conversation  Rob MacKenzie e Christine Foyer dell'Università di Birmingham, che si occupano rispettivamente di atmosfera e di piante. I due docenti raccontano che  L'origine delle specie  cust

Dengue, aumentano i casi in Italia: da dove arriva e perché sta crescendo il virus delle zanzare

Sono 500 i casi di Dengue confermati nel nostro Paese da gennaio 2024. Il maxi focolaio di Fano con oltre 100 contagi fa temere un'ulteriore diffusione.     Sangue in provetta L'aumento vertiginoso dei casi di  Dengue  – infezione trasmessa dalle zanzare del genere  Aedes , come la zanzara tigre – fa salire l'attenzione su una malattia che l'Oms aveva già inserito tra le  10 minacce per la salute globale  ancor prima dell'ondata epidemica attuale. I timori si alimentano anche in Italia, con il recente focolaio scoppiato a Fano, nelle Marche, che finora registras 102 casi accertati e altri dieci probabili.   Già il 2023 era stato un anno record, con oltre  6 milioni di contagi  e casi autoctoni registrati anche in zone, come l'Europa e l'Italia, in cui la malattia non è normalmente presente (ma è a volte diagnosticata nei viaggiatori provenienti da aree a rischio). Tuttavia, le cifre relative ai primi mesi del 2024 sono state capaci di sbriciolare quel record