Passa ai contenuti principali

La FDA americana sconfessa le trasfusioni "terapeutiche" di sangue giovane

Le infusioni di plasma giovane proposte da alcune start-up non combattono l'invecchiamento, non migliorano la memoria né curano le malattie degenerative. L'organo che vigila su farmaci & affini mette in guardia da una truffa che sembra tornata di moda.

trasfusioni-sangue
Le trasfusioni di sangue: uno strumento salvavita, che non ha però alcun beneficio scientificamente dimostrato sull'invecchiamento.

Non esistono gli elisir di lunga vita, e di certo non hanno l'aspetto di un'infusione di sangue giovane, offerta a caro prezzo da venditori di fumo: con un comunicato pubblicato il 19 febbraio, la Food and Drug Administration americana ha messo in guardia i consumatori dalle aziende che propongono trasfusioni di sangue di individui giovani, allo scopo di rallentare i sintomi dell'invecchiamento, contrastare la perdita della memoria o curare una serie di malattie più serie, dall'Alzheimer al Parkinson, dalla sclerosi multipla al disturbo post traumatico da stress.

«Non risulta alcun beneficio clinico comprovato dall'infusione di plasma di giovani donatori nella cura, mitigazione, trattamento o prevenzione di queste condizioni, e ci sono rischi associati all'uso di qualunque prodotto a base di plasma», si legge sul documento.

VAMPIRISMO A PAGAMENTO. Il plasma è la parte liquida del sangue che contiene proteine essenziali per la coagulazione sanguigna e può essere somministrato nelle situazioni di forte sanguinamento o nei pazienti con gravi malattie del fegato (in cui queste proteine stentano ad essere prodotte). L'idea che infondere plasma, sangue, persino ghiandole di individui (o animali) giovani in corpi più vecchi possa arrestare il decadimento non è nuova né alla letteratura, né alla scienza.

La talpa senza pelo, che sembra non invecchiare mai: per questo roditore, unico tra i mammiferi, le probabilità di morte non aumentano con il passare degli anni. | SHUTTERSTOCK
POCHI DATI INCERTI. Alcuni - seri - esperimenti in questo senso sono stati effettuati sui topi, ma per lo più in modalità di parabiosi, cioè connettendo chirurgicamente i sistemi cardiocircolatori di un topo vecchio e di uno giovane a livello dell'addome.

In alcuni casi si sono osservati benefici sull'animale più anziano, ma è difficile capire che cosa derivi dal sangue "nuovo" e cosa dal condividere importanti organi di filtro (come i reni) con un esemplare più giovane e in forze. Inoltre, questo tipo di intervento, che è molto lontano da una trasfusione e non certo esportabile in ambito clinico, finiva per danneggiare i topi giovani, che apparivano, dopo il trattamento, invecchiati.

In altri casi di trasfusione tra topi, senza parabiosi, non è stato possibile capire se i timidi benefici sulla salute dei roditori anziani fossero riconducibili al plasma giovane o alla semplice diluizione di quello vecchio. Inoltre, anche se gli studi sui topi hanno individuato nel plasma alcune proteine che potrebbero avere un ruolo protettivo/rigenerativo, i risultati sono stati difficili da replicare e non ci sono evidenze che valgano anche per l'uomo.

SPREMUTI PER BENE. Ciò nonostante, alcune aziende (tra le quali una start-up denominata Ambrosia, come il nettare che assicurava alle divinità omeriche l'eterna giovinezza) avrebbero negli ultimi mesi venduto posti in liste d'attesa per trasfusioni di sangue giovani alle cifre astronomiche di 8 mila-12 mila dollari. In risposta a quanto stabilito dalla FDA, Ambrosia ha comunicato di aver cessato i trattamenti sui pazienti.

Come ricorda l'ente statunitense, anche se le trasfusioni di sangue sono procedure salvavita, possono comunque comportare alcuni rischi, come reazioni allergiche o immunitarie, trasmissione di infezioni, sovraccarico del sistema circolatorio, danni polmonari. Il tutto, in una truffa al paziente senza alcun beneficio certo.

Commenti

Post popolari in questo blog

Dengue, aumentano i casi in Italia: da dove arriva e perché sta crescendo il virus delle zanzare

Sono 500 i casi di Dengue confermati nel nostro Paese da gennaio 2024. Il maxi focolaio di Fano con oltre 100 contagi fa temere un'ulteriore diffusione.     Sangue in provetta L'aumento vertiginoso dei casi di  Dengue  – infezione trasmessa dalle zanzare del genere  Aedes , come la zanzara tigre – fa salire l'attenzione su una malattia che l'Oms aveva già inserito tra le  10 minacce per la salute globale  ancor prima dell'ondata epidemica attuale. I timori si alimentano anche in Italia, con il recente focolaio scoppiato a Fano, nelle Marche, che finora registras 102 casi accertati e altri dieci probabili.   Già il 2023 era stato un anno record, con oltre  6 milioni di contagi  e casi autoctoni registrati anche in zone, come l'Europa e l'Italia, in cui la malattia non è normalmente presente (ma è a volte diagnosticata nei viaggiatori provenienti da aree a rischio). Tuttavia, le cifre relative ai primi mesi del 2024 sono state capaci di sb...

Impiantato un cuore artificiale che funziona come i treni a levitazione magnetica maglev

  Un uomo ha vissuto per 8 giorni con un cuore artificiale che pompa sangue sfruttando la levitazione magnetica: è andato tutto bene e presto ripeteremo l'operazione su un altro paziente.     Il cuore artificiale totale (TAH) in titanio prodotto dall’azienda BiVACOR. Lo scorso luglio  è stato trapiantato per la prima volta   un cuore artificiale in titanio che funziona con la stessa tecnologia che fa correre sulle rotaie i  maglev , i treni superveloci a levitazione magnetica . Il TAH (acronimo che viene dall'inglese  total artificial heart ) è stato impiantato in Texas in un paziente statunitense di 58 anni in attesa di un cuore umano, e  l'ha tenuto in vita per otto giorni senza dare alcun effetto collaterale , finché il paziente stesso non è stato sottoposto a trapianto. Cuore sospeso.  Il cuore artificiale, grande quanto un pugno, non è sottoposto ad usura meccanica:  l'unica parte che si muove, infatti, è un piccolo rotore interno c...

Il legame (negativo) tra bevande zuccherate e malattie cardiovascolari

  Bere bevande zuccherate aumenta il rischio di soffrire di malattie cardiovascolari: meglio concedersi un dolcetto ogni tanto.     Bevande zuccherate? Se ci tieni alla salute del tuo cuore, meglio di no. È meglio bere una bevanda zuccherata o mangiare un dolcetto? Stando a quanto scoperto da uno studio  pubblicato su  Frontiers in Public Health , la seconda. Analizzando l'impatto del consumo di zucchero sul rischio di soffrire di malattie cardiovascolari, i ricercatori hanno infatti scoperto che  bere bibite zuccherate aumenta il rischio di venire colpiti da ictus, insufficienza cardiaca, fibrillazione atriale e aneurisma . «La cosa più sorprendente è stata scoprire che diverse fonti di zucchero aggiunto hanno un impatto differente sul rischio di malattie cardiovascolari», commenta  Suzanne Janzi , una degli autori, sottolineando l'importanza di considerare non solo  quanto  zucchero consumiamo, ma anche  di che tipo . Lo studio.  ...