Il neonato Fondo Forestale Italiano combatte i cambiamenti climatici comprando terreni su cui lasciare crescere foreste.
Una roverella nel futuro bosco del Fondo Forestale italiano
I metodi per combattere i cambiamenti climatici passano anche dalla protezione della vegetazione esistente: la crescita degli alberi avviene assorbendo anidride carbonica, e questo ci è di aiuto per cercare di contenere l'innalzamento della temperatura globale media.
Un'associazione appena costituita, il Fondo Forestale italiano, si è data un obiettivo ambizioso: acquistare terreni (o riceverli in dono) per consentire alla vegetazione naturale di ricostruirsi e vivere fino a diventare una vera foresta. Il Fondo si avvale della consulenza di un comitato scientifico composto da docenti, ricercatori e professionisti nel campo delle scienze forestali, delle scienze naturali e della biologia.
Vedi anche: Sempre più CO2 dal suolo delle foreste
IL PRIMO BOSCO. Dopo la donazione di un piccolo terreno vicino a Viterbo, il Fondo ha lanciato una campagna di crowdfunding per acquistare un’area di circa 15 ettari nel Comune di Scheggino, in provincia di Perugia, in Umbria. La futura riserva naturale è inserita in un contesto di particolare valore ambientale: la Val Nerina, nota per le Cascate delle Marmore e per i tartufi. Il territorio è stato dichiarato Sito di Interesse Comunitario dall’Unione Europea per le sue caratteristiche ambientali ed è sede del Parco Fluviale del Fiume Nera.
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