Un grande classico dei video di "scienza domesica": l'uva che nel microonde scatena una cascata di scintille. Ora alcuni scienziati hanno scoperto perché accade (ma invitano a non ripetere l'esperimento perché è pericoloso, per voi e per il forno!).
È uno dei classici esperimenti di “scienza domestica” che, periodicamente, tornano di moda sui social network. Si taglia un acino d'uva a metà, lasciando le due parti unite da un lembo di buccia delle dimensioni di qualche millimetro, si mette il tutto nel forno a microonde, si accende e ci si gode lo spettacolo: immediatamente parte una cascata di scintille che illumina l'interno del forno.
ECCO PERCHÉ. Finora la spiegazione più in voga del fenomeno voleva che tutto dipendesse dall'interazione tra l'energia emessa dal microonde e l'acqua con gli elettroliti contenuti nell'uva. Questi si caricano, acquistano energia e cercano di saltare da una metà all'altra dell'acino: per farlo sfrutterebbero il lembo di buccia ancora integro come se fosse un filo conduttore e dunque sarebbe la corrente stessa a eccitare l'aria circostante con i lampi di plasma. Ma ecco la novità: un team di ricercatori canadesi che ha studiato il fenomeno, ha dimostrato che questo si produce usando due acini interi, accostati tra loro a pochi millimetri di distanza.
Dunque il lembo di buccia, sono convinti, non giocherebbe alcun ruolo. Secondo la nuova spiegazione, quando due acini d'uva sono vicini all'interno di un microonde in funzione, le onde assorbite rimbalzano avanti e indietro nel piccolo spazio compreso tra i due frutti, creando un campo elettromagnetico sempre più potente che "energizza" gli elettroliti contenuti negli acini. Questo va avanti finché gli elettroliti stessi vengono sparati fuori in una breve esplosione di plasma infuocato.
ATTENZIONE: PERICOLO. Ciò che invece non cambia rispetto al passato è una raccomandazione per la sicurezza: non ripetete l’esperimento, intanto perché perché il microonde rischierebbe di danneggersi. In più, all'apertura del forno, potrebbero uscire gas tossici e ancora molto caldi.
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