Passa ai contenuti principali

Come nascono i vulcani?

Alcuni vulcani si formano e sono alimentati da magma che risale dalla cosiddetta zona di transizione, tra il mantello terrestre superiore e quello profondo.

vulcani_shutterstock_1038120067
Un nuovo studio identifica con precisione una inattesa fonte di magma dalle profondità della Terra.

Non tutti i vulcani nascono allo stesso modo: dipende da come si forma e risale il magma che li genera. In un caso le zolle della litosfera(la crosta e la parte superiore, solida, del mantello) si scontrano: nell'impatto, se una zolla va sotto l'altra (in subduzione) arriva a una profondità dove temperatura e pressione la fondono; il magma così prodotto è leggero, meno denso del materiale circostante, e risale dando origine a vulcani esplosivi (come il Vesuvio). In altre situazioni la litosfera si spezza e dà origine alle dorsali oceaniche: questa catena di eventi porta il magma dal mantello superficiale verso i fondali oceanici. Altre fonti di vulcani sono i punti caldi, dove il magma, dal confine tra il mantello e il nucleo della Terra, a oltre 2.800 chilometri di profondità, risale e arriva in superficie: le Isole Hawaii sono nate così, sopra a un punto caldo.

come nascono i vulcani, struttura della Terra
Una sottile sfoglia della roccia vulcanica analizzata. | MAZZA ET AL. (2019)
C'È ANCHE UN ALTRO MODO. Uno studio pubblicato su Nature descrive in dettaglio un ulteriore, nuovo meccanismo che porta alla formazione di vulcani, quando la fonte magmatica si trova in una fascia tra 440 e 600 chilometri di profondità, uno "strato" della Terra chiamato zona di transizione: è un'ipotesi interessante, perché gli stessi elementi che si trovano al di sotto della zona di transizione si uniscono qui a formare composti diversi, a causa delle condizioni di temperatura e pressione.

come nascono i vulcani, struttura della Terra
A circa 500 chilometri di profondità (la fascia blu nell'illustrazione) c'è la cosiddetta zona di transizione, un ampio strato che separa il mantello terrestre superiore da quello inferiore. In questa fascia, l'abbondante presenza di acqua (vedi su focus.it)contribuisce alla formazione di magmi che, risaliti in superficie, danno origine a vulcani molto estesi (un caso sono le Isole Bermuda). | CORNELL UNIVERSITY / ELAB.: MAZZA ET AL. (2019)

Inoltre, «è la prima volta che si trova una chiara indicazione che dalla zona di transizione - ossia tra il mantello superiore e quello profondo - può originarsi del magma che arriva in superficie», afferma Esteban Gazel (Dep. of Earth and Atmospheric Sciences, Cornell University, USA), coautore della ricerca.
Lo studio è stato condotto alle Isole Bermuda, dove i vulcanologi si aspettavano di trovare rocce simili a quelle delle Hawaii, ma così non è stato. Lavorando su di un campione di roccia estratto nel 1972 a 700 metri di profondità, rimasto finora nelle teche della Dalhousie University (Canada), i ricercatori hanno scoperto al suo interno minerali e acqua (intrappolata nella struttura del minerale) che hanno raccontato una storia diversa: «l'analisi di quel minerale ha infine confermato la sua origine, dalla zona di transizione del mantello», rivela la ricercatrice Sarah Mazza (università di Münster, Germania). In particolare, hanno rilevato minerali molto più ricchi di acqua di quel che si aspettavano e con diversi isotopi differenti da quelli tipici delle rocce vulcaniche delle Hawaii.

geofisica: atlante del mondo sotterraneo - struttura della Terra
Geofisica: un atlante del mondo sotterranero (vedi su focus.it) per interpretare la storia del nostro pianeta.

Improvvisamente la fascia di transizione diventa un importante serbatoio di magmi che poi arrivano in superficie: si tratta ora di farsi un'idea di questa nuova geografia vulcanica, come si rispecchia sulla Terra e quale peso ha per la vulcanologia.

Commenti

Post popolari in questo blog

Dengue, aumentano i casi in Italia: da dove arriva e perché sta crescendo il virus delle zanzare

Sono 500 i casi di Dengue confermati nel nostro Paese da gennaio 2024. Il maxi focolaio di Fano con oltre 100 contagi fa temere un'ulteriore diffusione.     Sangue in provetta L'aumento vertiginoso dei casi di  Dengue  – infezione trasmessa dalle zanzare del genere  Aedes , come la zanzara tigre – fa salire l'attenzione su una malattia che l'Oms aveva già inserito tra le  10 minacce per la salute globale  ancor prima dell'ondata epidemica attuale. I timori si alimentano anche in Italia, con il recente focolaio scoppiato a Fano, nelle Marche, che finora registras 102 casi accertati e altri dieci probabili.   Già il 2023 era stato un anno record, con oltre  6 milioni di contagi  e casi autoctoni registrati anche in zone, come l'Europa e l'Italia, in cui la malattia non è normalmente presente (ma è a volte diagnosticata nei viaggiatori provenienti da aree a rischio). Tuttavia, le cifre relative ai primi mesi del 2024 sono state capaci di sb...

Impiantato un cuore artificiale che funziona come i treni a levitazione magnetica maglev

  Un uomo ha vissuto per 8 giorni con un cuore artificiale che pompa sangue sfruttando la levitazione magnetica: è andato tutto bene e presto ripeteremo l'operazione su un altro paziente.     Il cuore artificiale totale (TAH) in titanio prodotto dall’azienda BiVACOR. Lo scorso luglio  è stato trapiantato per la prima volta   un cuore artificiale in titanio che funziona con la stessa tecnologia che fa correre sulle rotaie i  maglev , i treni superveloci a levitazione magnetica . Il TAH (acronimo che viene dall'inglese  total artificial heart ) è stato impiantato in Texas in un paziente statunitense di 58 anni in attesa di un cuore umano, e  l'ha tenuto in vita per otto giorni senza dare alcun effetto collaterale , finché il paziente stesso non è stato sottoposto a trapianto. Cuore sospeso.  Il cuore artificiale, grande quanto un pugno, non è sottoposto ad usura meccanica:  l'unica parte che si muove, infatti, è un piccolo rotore interno c...

Il legame (negativo) tra bevande zuccherate e malattie cardiovascolari

  Bere bevande zuccherate aumenta il rischio di soffrire di malattie cardiovascolari: meglio concedersi un dolcetto ogni tanto.     Bevande zuccherate? Se ci tieni alla salute del tuo cuore, meglio di no. È meglio bere una bevanda zuccherata o mangiare un dolcetto? Stando a quanto scoperto da uno studio  pubblicato su  Frontiers in Public Health , la seconda. Analizzando l'impatto del consumo di zucchero sul rischio di soffrire di malattie cardiovascolari, i ricercatori hanno infatti scoperto che  bere bibite zuccherate aumenta il rischio di venire colpiti da ictus, insufficienza cardiaca, fibrillazione atriale e aneurisma . «La cosa più sorprendente è stata scoprire che diverse fonti di zucchero aggiunto hanno un impatto differente sul rischio di malattie cardiovascolari», commenta  Suzanne Janzi , una degli autori, sottolineando l'importanza di considerare non solo  quanto  zucchero consumiamo, ma anche  di che tipo . Lo studio.  ...