Tra ritardi e difficoltà impreviste, la bonifica procede con estrema lentezza: si registra il successo di un piccolo test sulla rimozione del materiale fuso, ma al momento è emergenza sulla decontaminazione dell'acqua. I serbatoi di stoccaggio dell'acqua contaminata presso la centrale di Fukushima Daiichi, in Giappone. Otto anni sono trascorsi dal terremoto e dallo tsunami in Giappone, che causarono la morte di più di 15.800 persone, oltre all'esplosione della centrale di Fukushima Daiichi, il peggiore disastro nucleare dai tempi di Chernobyl . PRIMI PASSI. Le operazioni di bonifica del sito nucleare che si affaccia sul Pacifico procedono con lentezza ed estrema fatica. Un cauto ottimismo ha accompagnato il recente successo di un test che ha visto l'utilizzo di braccia robotiche per la rimozione delle barre di combustibile fuso ancora presenti in ciò che rimane dei reattori danneggiati. Dopo anni di tentativi e insuccessi, con diverse tipologie...