Lo abbiamo chiesto agli esperti meteorologi dell'Aeronautica militare. Ecco che cosa ci hanno raccontato sugli storm surge, un fenomeno che riguarda anche l'Adriatico.
Uno storm surge in atto.
Tecnicamente si chiamano Storm surge. Nel concreto sono fenomeni molto simili a piccoli tsunami: ondate di marea molto violente associate a fenomeni di bassa pressione (tipicamente dei cicloni tropicali) che per la loro violenza provocano gravissimi danni sulle coste. Sono in aumento, anche in Italia, e sono al centro dell'attenzione di meteorologi e scienziati.
Abbiamo parlato di questi fenomeni atmosferici (e di tutti i fenomeni costieri) oggi a Ravenna, in occasione dell'incontro “Processo ai cambiamenti climatici e alle previsioni del tempo. Alla scoperta dello storm surge: burrasche, mareggiate e inondazioni costiere” che ha caratterizzato la quinta tappa dell'iniziativa Panorama d'Italia.
SCATOLA CHIUSA. L'Adriatico è assimilabile a un grande lago salato, la cui parte più alta, sulle coste italiane, è particolarmente stretta, come ha spiegato Paolo Capizzi Tenente colonnello dell'Aeronautica Militare. In questo territorio ci sono fenomeni di subsidenza del suolo e allo stesso tempo di innalzamento del livello dei mari. Nel territorio ravennate sono attivi, inoltre, lo Scirocco e la Bora.
RISONANZA. Quando all'alta marea astronomica si associa un brusco calo della pressione atmosferica, e un forte influsso dei venti in direzione della costa, ecco che si possono verificare imponenti mareggiate dirette verso l'interno. In seguito a questo "picco" di inondazione, lo storm surge appunto, possono persistere oscillazioni periodiche dell'acqua nel bacino chiuso anche per alcuni giorni, le cosiddette sesse. Le zone soggette a questi fenomeni si conoscono, è importante tenerne conto ai fini abitativi.
Sempre di acqua, ma in termini di risorse idriche sovrasfruttate - specie per quanto riguarda il sottosuolo - ha parlato Marco Doveri, ricercatore idrogeologico IGG-Cnr. Sia le fonti d'acqua sotterranee, sia i flussi idrici superficiali italiani presentano un trend di diminuzione. Giancarlo Morandi, presidente del Consorzio Nazionale Raccolta e Riciclo, ha invece spiegato il concetto di economia circolare, e i progetti in atto nel nostro paese per il recupero di batterie esauste.
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