Passa ai contenuti principali

Attentato a Nizza: 84 morti, 10 i bambini. Media: "Una vittima italiana"

Sul lungomare di Nizza c'è stato anche chi ha rischiato la vita, e l'ha persa, per fermare il tir della morte. Secondo alcuni media fra i deceduti ci sarebbe un nostro connazionale

Donne e uomini piangon di fronte al memorial posto nel 'Promenade des Anglais'

Sul lungomare di Nizza c'è stato anche chi ha rischiato la vita, e l'ha persa, per fermare il tir della morte. Un uomo che, inforcato uno scooter, si è lanciato dietro al camion e ha tentato il tutto per tutto per fermarlo, ma è finito schiacciato dalle ruote del mezzo. Un altro coraggioso a mani nude è saltato nella cabina riuscendo a distrarre il terrorista, dando modo così a due agenti, tra cui una donna, di sparare, e 'neutralizzarlo', quando la folla in preda al panico aveva già cominciato a sbandare e a rifugiarsi in qualsiasi punto di riparo dalla strada.

Terrore a Nizza

Ancora terrore - dunque - in Francia, dopo gli attacchi di Parigi dello scorso 13 novembre. Ma nonostante l'eroismo di alcuni è di 84 morti, tra cui 10 bambini e adolescenti, il bilancio dell'azione terrorista del trentunenne tunisino con passaporto francese Mohamed Lahouaiej Bouhlel. Che verso le 22:30 di giovedì con un tir è piombato a tutta velocità sulla folla lungo la Promenade des Anglais, sul lungomare, al termine dei fuochi d'artificio per i festeggiamenti del 14 luglio. Il camion ha percorso un tratto di 2 km, a zig zag, alla velocità di 80 km/h . L'attentatore sarebbe riuscito ad accedere con il suo tir dicendo ai servizi di sicurezza che doveva consegnare dei gelati.

La prudenza della Farnesina

Ora si teme per gli italiani. La prudenza è d'obbligo perché, come sottolinea il console generale d'Italia a Nizza Serena Lippi, "al momento non esistono liste ufficiali". Ma, con il passare delle ore, il timore che tra le vittime dell'attentato della Promenade des Anglais ci siano anche degli italiani diventa sempre più concreto. Fonti della Farnesina parlano al momento di tre connazionali feriti, di cui due gravi. Ma all'appello mancano molti italiani. E l'impressione è che, per la prima volta, si sia rotto qualcosa nel secolare rapporto tra questo angolo della Costa Azzurra e i circa 50mila connazionali che risiedono a la Baie des Anges.

Timori per gli italiani dispersi

"Gli italiani che hanno assistito ai fuochi d'artificio per la festa nazionale francese erano numerosi e il rischio che siano rimasti coinvolti nell'attentato c'è", ammette il console Lippi, mentre la Farnesina si limita a dire che "non è possibile escludere la presenza di italiani". "Stiamo facendo le verifiche necessarie", aggiunge prudente il premier Renzi. I nomi dei connazionali scomparsi nel nulla spuntano così dai social network, dove si moltiplicano gli appelli di amici e famigliari. Tra loro Angelo D'Agostino, 71 anni, e la moglie Gianna Muset, di 68. Originari di Voghera (Pavia), erano a Nizza per festeggiare la pensione dell'uomo, ma da ieri sera il figlio Massimiliano non ha più loro notizie. E' stato ritrovato dai famigliari all'ospedale Pasteur, dove è ricoverato in condizioni "molto gravi", il cuneese Andrea Avagnina, 53 anni. Nessuna notizia, invece, della moglie, Marinella Ravotti, infermiera di 55 anni. La coppia era in vacanza in Costa Azzurra, dove possiede una casa.

… E all'Hospital Pasteur

E all'Hospital Pasteur, sulla collina di Nizza, è ricoverato anche Gaetano Moscato, 71 anni, il nonno eroe che ha perso una gamba per salvare i nipoti di 13 e 18 anni. Cuneese è anche la quarta italiana dispersa di cui si conosce il nome, Carla Gaveglio, 48 anni di Piasco. Era a Nizza con la figlia quattordicenne, che l'avrebbe vista portare via da un'ambulanza. Dove non si sa e al momento della donna non c'è traccia. Hanno potuto tirare un sospiro di sollievo i famigliari e gli amici degli altri italiani in un primo momento irrintracciabili perché avevano perso il cellulare o erano stati costretti a trascorrere la notte fuori casa. Come Elena Gallamini e Marco Bili, coppia di fidanzati rintracciata ad Avignone.

In fuga per la paura 

Per due fidanzati che stanno bene, ce ne sono altri che, benché illesi nel fisico, non vedono l'ora di lasciare Nizza. "Qui c'è un train de vie molto tranquillo, la gente si trasferisce a Nizza per far crescere i propri figli. Ora non sarà mai più così: la gente è terrorizzata", sostiene Alessia Allegri, ristoratrice di 33 anni che da sei vive in Costa Azzurra. Salvata "dalla pigrizia", che l'ha trattenuta a casa, con l'amore Thomas è pronta a mettere la Francia e questo brutto ricordo dietro migliaia di chilometri. "Non temiamo ripercussione commerciali, la Francia ormai è un Paese in stato di allerta perenne", dice Agostino Pesce, direttore generale della Camera di Commercio italiana a Nizza.

Le preoccupazioni dei nizzardi

Ma i nizzardi italiani, tra i quali la storia annovera anche il patriota Giuseppe Garibaldi, si scoprono oggi meno francesi. "Asia o Stati Uniti cambia poco: il primo visto che arriva lo prendo al volo e me ne vado", dice la ristoratrice Allegri puntando il dito contro un Paese "da sempre sicuro", ma che "questa volta ha toppato qualcosa...".

Il ciclisti del Tour con il lutto al braccio

Gli orribili fatti di Nizza , con la loro scia di morte, sono piombati sulla Grand Boucle quando i corridori erano già nelle stanze per preparare la dura cronometro di oggi e per un momento è anche corsa l'idea di 'cancellare' la tappa in segno di solidarietà. Poi si è deciso di andare avanti, di far correre regolarmente la tappa, con ulteriori misure di sicurezza straordinarie e con il lutto al braccio. Per un giorno niente lustrini, musica e colori, con l'organizzazione della Grand Boucle che ha invitato tutti stamani, prima della partenza della cronometro, ad un momento di riflessione e di rispetto in memoria di chi non c'è più. Il primo a lanciare un messaggio di solidarietà alla Francia ed ai familiari delle vittime è stata la maglia gialla Chris Froome che ha postato via twitter una foto della bandiera francese, scrivendo: "I pensieri sono con coloro che sono stati colpiti dall'orribile attacco terroristico a Nizza".

L'Europa e il mondo con la Francia

Ed ancora una volta ha trovato i leader del mondo sono a fianco di Hollande, da Obama a Putin, da Renzi a Merkel, da May a Erdogan. "Reagire è un dovere morale" ha detto Matteo Renzi che ha anche ritwittato le dichiarazioni di Hollande. "Uniti contro l'odio e la violenza, in Europa come in Asia e ovunque. Summit dell'Asem con la Francia" il twitter di Federica Mogherini dal vertice della Ue con i paesi asiatici a Ulan Bator. Da dove il premier cinese, Li Keqianq, ha espresso il cordoglio e la condanna del "terrorismo in tutte le forme".

Nessuna minaccia specifica all'Italia

Nessuna minaccia specifica all'Italia, sicurezza altissima ma nessuna sottovalutazione della possibilità di un attacco. Non è il momento di alzare i toni ma di tenere i nervi saldi e lavorare con sempre maggiore energia ad "una maggiore coesione europea" per prevenire il terrorismo fondamentalista. Questa è la linea che corre tra il Quirinale e palazzo Chigi. Renzi ha presieduto di prima mattina a un vertice con le agenzie di intelligence. Proprio la peculiarità dell'attacco a Promenade des Anglais è finita sotto la lente preoccupata degli 007 che stanno studiando come prevenire azioni di questo tipo, eseguite da un singolo con limitatissimi mezzi economici ma con risultati devastanti in termini di vite umane. E' evidente la necessità di un adeguamento delle misure di sicurezza anche in città più piccole e spazi non tradizionalmente protetti.

Francia e Italia stringono maglie sicurezza

Se non hai documenti non passi, non entri in Italia. Se non hai documenti non passi, non entri in Francia. Confine di Stato di Ventimiglia-Mentone, Ponte san Ludovico, una linea e un triangolo disegnato sulla roccia per dire quale lingua parlare, una boa in mare attorno alla quale adesso gira il gommone della Marina francese, i volti tesi di police nationale e gendarmerie da una parte e di alpini, polizia e carabinieri dall'altra e 'le drapeau', la bandiera francese, legata a mezz'asta. Nizza è a 30 chilometri da qui con il suo strazio la cui eco arriva ripetuto.

Dalla frontiera non si passa facilmente

Dalla frontiera non si passa facilmente. Le misure di sicurezza che fino all'8 luglio sembravano doversi allentare oggi si intensificano di nuovo. Ci saranno altri 3 mesi di stato di emergenza. Dopo Charlie Ebdo, dopo Bataclan, adesso la Promenade des Anglais di Nizza con un carico di morti e feriti che non ha precedenti. Per questo da qui, da Ventimiglia, adesso non si passa se non a costo di controlli capillari ai quali però nessuno si oppone. Non si va e non si entra se non a determinate condizioni. Ventimiglia, con i suoi oltre mille migranti che aspettano di prendere la strada del nord Europa via Francia, è sotto choc.

Commenti

Post popolari in questo blog

CoViD-19: un nuovo studio sui danni cardiaci

  Uno studio denuncia i danni provocati dal virus della covid su colture di cellule cardiache umane: un esperimento di laboratorio che deve però essere verificato. La CoViD-19, da tutti nota per essere una patologia polmonare, causerebbe anche danni al cuore: su questo aspetto della malattia, ancora poco noto e sul quale si sta  ancora studiando , indaga  uno studio preliminare , non ancora verificato in peer review, ma «dovevo pubblicare ciò che ho scoperto!», ha dichiarato Todd McDevitt, uno degli autori della ricerca. Gli esperimenti effettuati in vitro dai ricercatori restituiscono un quadro poco roseo: il SARS-CoV-2, il coronavirus che causa la covid, danneggerebbe le fibre muscolari che permettono al cuore di battere, fino a  ridurle in pezzettini . «Una carneficina di cellule umane», l'ha definita Bruce Conklin, uno degli autori. MUSCOLI SOTTO ATTACCO.  È importante sottolineare che  lo studio è stato effettuato su campioni di cellule in vitro . I ricercatori hanno analizzat

Le idee di Darwin per rigenerare le foreste

  Più di un secolo fa, Darwin suggerì un metodo alternativo per ripiantare le foreste, e ora lo stiamo finalmente ascoltando.     La foresta di Białowieża, in Polonia.  L'origine delle specie  è uno dei libri più famosi, influenti e importanti dei nostri tempi – un'osservazione forse non particolarmente originale, ma indiscutibile. Il saggio di  Charles Darwin  pubblicato nel 1859 ha cambiato il nostro modo di vedere il mondo e soprattutto i viventi, e contiene una quantità infinita di idee e spunti che sono stati poi approfonditi nei successivi 150 anni, andando a costituire la base della teoria evoluzionistica (e non solo). RIFORESTAZIONE E GAS SERRA.  Si tratta di un libro talmente denso che ancora oggi, rileggendolo, scopriamo passaggi illuminanti: è quanto raccontano su  The Conversation  Rob MacKenzie e Christine Foyer dell'Università di Birmingham, che si occupano rispettivamente di atmosfera e di piante. I due docenti raccontano che  L'origine delle specie  cust

Dengue, aumentano i casi in Italia: da dove arriva e perché sta crescendo il virus delle zanzare

Sono 500 i casi di Dengue confermati nel nostro Paese da gennaio 2024. Il maxi focolaio di Fano con oltre 100 contagi fa temere un'ulteriore diffusione.     Sangue in provetta L'aumento vertiginoso dei casi di  Dengue  – infezione trasmessa dalle zanzare del genere  Aedes , come la zanzara tigre – fa salire l'attenzione su una malattia che l'Oms aveva già inserito tra le  10 minacce per la salute globale  ancor prima dell'ondata epidemica attuale. I timori si alimentano anche in Italia, con il recente focolaio scoppiato a Fano, nelle Marche, che finora registras 102 casi accertati e altri dieci probabili.   Già il 2023 era stato un anno record, con oltre  6 milioni di contagi  e casi autoctoni registrati anche in zone, come l'Europa e l'Italia, in cui la malattia non è normalmente presente (ma è a volte diagnosticata nei viaggiatori provenienti da aree a rischio). Tuttavia, le cifre relative ai primi mesi del 2024 sono state capaci di sbriciolare quel record