Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da febbraio, 2016

La bio-stampa 3D per produrre organi

Il dispositivo utilizza cellule in sospensione come "inchiostro" e produce organi veri da usare nei trapianti. Per ora testata in laboratorio solo su animali, potrebbe dare risultati anche per l'uomo. Un orecchio realizzato con la stampante 3D biologica sviluppata dal Wake Forest Institute for Regenerative Medicine. Dopo dieci anni di ricerca, la  stampante 3D biologica  prodotta dal Wake Forest Institute for Regenerative Medicine  di Winston-Salem, North Carolina, è pronta. Si chiama ITOP (Integrated Tissue and Organ Printing System) e può creare "tessuti vivi" di ogni tipo che, per il momento, possono essere trapiantati negli animali. L'obiettivo è comunque quello di utilizzarla nelle operazioni di chirurgia sugli umani. CELLULE COME INCHIOSTRO.  L'articolo pubblicato su  Nature Biotechnology  spiega che la stampante utilizza, come "inchiostro", una soluzione di cellule in sospensione in un gel a base di acqua (idrogel). I tes

Mayantuyacu: il fiume che bolle

Nel cuore della foresta amazzonica un fiume scorre per 6 km con l'acqua a più di 80 °C. È "il fiume che bolle", e si credeva fosse una leggenda. Mayantuyacu: il fiume d'acqua bollente nel cuore della foresta amazzonica. I peruviani ne parlano da secoli: nel cuore della foresta amazzonica c'è il Mayantuyacu, fiume d’acqua bollente, così calda che a cascarci dentro si finisce scorticati. Come molti racconti attorno all’Amazzonia, però, anche questo era ritenuto una leggenda, al pari dell'El Dorado e dei serpenti mangia-uomini. La leggenda ha fatto presa su Andrés Ruzo, giovane peruviano appassionato di geologia e geotermia, nonostante lo scetticismo degli esperti, motivato dal fatto che in quell’area dell’Amazzonia non ci sono vulcani o magmi vicini alla superficie. DA LEGGENDA A REALTÀ.  Come a volte ancora accade, Ruzo è stato spronato a cercare il fiume caldo dai racconti di famiglia. E lo ha trovato: «Ero incredulo», ammette, «ma vedevo e

Accesa in Marocco la centrale solare più grande del mondo

È stato acceso in Marocco Noor1, il primo lotto del più grande impianto solare al mondo: obiettivo del Governo di Rabat è quello di portare il paese verso un'indipendeza energetica... green. Gli specchi parabolici seguono il movimento del Sole durante la giornata e ne concentrano il calore sul tubo dove scorre l'olio. Le foto del mega impianto del Marocco               VAI ALLA GALLERY  (10 FOTO) Quado sarà terminata, se tutto andrà secondo i piani entro il 2018, sarà la centrale solare più grande al mondo e occuperà un’area grande come 3.400 campi da calcio (circa 3.000 ettari): questo gigante delle rinnovabili si trova in Marocco, in mezzo al deserto, e una volta a regime fornirà corrente a oltre 1 milione di abitazioni. Lo scorso 11 febbraio il Re del Marocco Mohammed VI ha “acceso” il primo lotto di questo futuristico impianto: 500.000 specchi dislocati su una superficie di 24 kmq in grado di produrre 160 megawatt di energia sufficienti a soddisfare le esi