Passa ai contenuti principali

Cambiamenti climatici: il global warming senza precedenti negli ultimi 2000 anni

L'attuale evento di riscaldamento globale è il primo a interessare il mondo intero: in passato, l'aumento o la diminuzione naturali delle temperature furono di portata regionale, e mai così violenti.

scenari-antropocene
Scenari post apocalittici: benvenuti nell'Antropocene.

La rapidità e l'estensione del global warming che conosciamo - cioè quello causato dalle attività antropiche dall'indomani della Rivoluzione Industriale ad oggi - non hanno precedenti negli ultimi due millenni di storia della Terra. Lo affermano tre diversi studi pubblicati su Nature e Nature Geoscience [qui e qui], che si sono lanciati in un'impresa monumentale: confrontare le caratteristiche dei più importanti eventi di riscaldamento o raffreddamento che, nel corso dei secoli, hanno interessato il nostro pianeta.

A differenza dell'attuale periodo di riscaldamento globale, che ha una portata mondiale, i passati episodi di prolungato aumento o calo delle temperature avvennero soltanto in alcune regioni di Terra, e mai in modo tanto repentino come negli ultimi decenni. Sotto queste asserzioni crolla uno degli argomenti preferiti dai negazionisti del clima: quello che vuole che il global warming attuale non sia che una delle tante e naturali oscillazioni climatiche del nostro pianeta.

13 giugno 2019: i ricercatori del Danish Meteorological Institute cercano di recuperare la strumentazione scientifica sul ghiaccio marino della Groenlandia, ormai ridotto a pozzanghera. | STEFFEN M OLSEN/TWITTER
PRECEDENTI DIVERSI. Nella storia climatica della Terra emergono alcune fasi di anomalie di temperatura, come il "Periodo caldo romano", tra il 250 e il 400 d.C., o la Piccola Era Glaciale, che comportò in più parti del pianeta un ribasso delle temperature a partire dal 1300. A lungo si è pensato che questi eventi avessero avuto una portata globale, e che analizzando gli anelli di un albero o una carota di ghiaccio di qualunque parte del mondo se ne sarebbe trovato riscontro. Non è proprio così.
PROVE A CONFRONTO. Gli scienziati hanno studiato circa 700 reperti che conservano una memoria climatica raccolti in ogni continente ed oceano, dagli anelli degli alberi ai coralli, ai sedimenti dei laghi, e si sono accorti che nessuno dei passati eventi di rialzo o calo delle temperatura ebbe una portata globale. Per esempio, la Piccola Era Glaciale colpì più duramente il Pacifico nel 15esimo secolo, e l'Europa nel 17esimo. Al contrario, per il 98% della Terra (fatta eccezione per l'Antartide), le più alte temperature degli ultimi due millenni si sono registrate negli ultimi anni.


DAL MAGMA ALL'UOMO. Prima dell'Era industriale, le più importanti fonti di variabilità climatica erano le eruzioni vulcaniche, e non l'attività solare come spesso ipotizzato. Tuttavia, la rapidità di innalzamento delle temperature registrata negli ultimi due decenni o poco più sorpassa ogni possibile variabilità naturale delle temperature: è un evento straordinario, nell'accezione più negativa del termine. Lo studio non si concentra sulle cause dell'attuale global warming che però sappiamo essere da ricercare nelle attività antropiche: un fatto ormai accettato dal 97% o più della comunità scientifica mondiale.

Commenti

Post popolari in questo blog

CoViD-19: un nuovo studio sui danni cardiaci

  Uno studio denuncia i danni provocati dal virus della covid su colture di cellule cardiache umane: un esperimento di laboratorio che deve però essere verificato. La CoViD-19, da tutti nota per essere una patologia polmonare, causerebbe anche danni al cuore: su questo aspetto della malattia, ancora poco noto e sul quale si sta  ancora studiando , indaga  uno studio preliminare , non ancora verificato in peer review, ma «dovevo pubblicare ciò che ho scoperto!», ha dichiarato Todd McDevitt, uno degli autori della ricerca. Gli esperimenti effettuati in vitro dai ricercatori restituiscono un quadro poco roseo: il SARS-CoV-2, il coronavirus che causa la covid, danneggerebbe le fibre muscolari che permettono al cuore di battere, fino a  ridurle in pezzettini . «Una carneficina di cellule umane», l'ha definita Bruce Conklin, uno degli autori. MUSCOLI SOTTO ATTACCO.  È importante sottolineare che  lo studio è stato effettuato su campioni di cellule in vitro . I ricercatori hanno analizzat

Le idee di Darwin per rigenerare le foreste

  Più di un secolo fa, Darwin suggerì un metodo alternativo per ripiantare le foreste, e ora lo stiamo finalmente ascoltando.     La foresta di Białowieża, in Polonia.  L'origine delle specie  è uno dei libri più famosi, influenti e importanti dei nostri tempi – un'osservazione forse non particolarmente originale, ma indiscutibile. Il saggio di  Charles Darwin  pubblicato nel 1859 ha cambiato il nostro modo di vedere il mondo e soprattutto i viventi, e contiene una quantità infinita di idee e spunti che sono stati poi approfonditi nei successivi 150 anni, andando a costituire la base della teoria evoluzionistica (e non solo). RIFORESTAZIONE E GAS SERRA.  Si tratta di un libro talmente denso che ancora oggi, rileggendolo, scopriamo passaggi illuminanti: è quanto raccontano su  The Conversation  Rob MacKenzie e Christine Foyer dell'Università di Birmingham, che si occupano rispettivamente di atmosfera e di piante. I due docenti raccontano che  L'origine delle specie  cust

Le nuove immagini della nebulosa dell'Aquila

Li chiamano i pilastri della creazione, perché là stanno nascendo nuove stelle e quindi nuovi pianeti. Sono alcune parti della nebulosa dell'Aquila. Il telescopio Hubble li ha fotografati più volte, la prima volta nel 1995. E ora a 20 anni di distanza le nuove foto sono davvero bellissime. E spiegano che cosa sta succedendo in una nursery stellare. Per festeggiare i suoi primi 25 anni di lavoro ( l'anniversario sarà il 24 aprile ),  il telescopio Hubble ha scattato una nuova immagine dei cosidetti  "Pilastri della Creazione"  che si trovano nella Nebulosa dell'Aquila e che furono fotografati per la prima volta nel 1995. La prima foto delle tre enormi e dense colonne di gas e polvere interstellari che racchiudono migliaia di stelle in formazione, è stata giustamente definita una delle 10 migliori immagini scattate da Hubble (vedi gallery sotto). Ma non è soltanto magnifica: ha contribuito ad aumentare notevolmente la nostra comprensione dei fenomeni di