Passa ai contenuti principali

Perché quando siamo spaventati ci immobilizziamo?

Uno studio sulle drosofile individua nella serotonina il "freno a mano" che congela il movimento in caso di minaccia improvvisa: una pausa provvidenziale.

Bloccarsi per la paura
Una drosofila momentaneamente immobile (ma non sappiamo se per la paura). 

Un animale illuminato di notte dai fari di un'auto esita sempre per qualche istante, prima di darsi alla fuga: è un momento di immobilità tonica che i biologi chiamano freezing, o congelamento, una risposta fisiologica a un potenziale pericolo. Questa reazione riguarda anche l'uomo, e ora uno studio (pubblicato su Current Biology) sembra avere identificato la sua origine chimica. Secondo i ricercatori della Columbia University che hanno studiato il freezing nei moscerini della frutta (Drosophila melanogasteruna vecchia conoscenza in questo tipo di studi) a scatenare il blocco sarebbe un improvviso rilascio di serotonina, una sostanza chimica di norma associata alla regolazione dell'umore.
CAMBIO DI RITMO. «Immaginate di essere seduti in salotto con la vostra famiglia - dice Richard Mann, tra gli autori - all'improvviso salta la luce e il pavimento comincia a tremare. La reazione sarà per tutti la stessa: fermarsi, congelarsi e poi spostarsi verso un posto sicuro». Poiché studi passati sui vertebrati avevano collegato la serotonina alla velocità di movimento, gli scienziati hanno analizzato il passo delle drosofile su un dispositivo chiamato FlyWalker, che misura la loro camminata su un vetro speciale. Manipolando i neuroni dei moscerini in modo da aumentare il rilascio di serotonina, la loro andatura è rallentata. Quando invece l'emissione della sostanza è stata inibita, il passo si è fatto più svelto.

FERMI TUTTI. La serotonina ha influenzato la velocità degli animali in varie situazioni, ma in una soprattutto: quando i poveretti erano spaventati. Gli scienziati hanno fatto vibrare il terreno sotto le zampe dei moscerini o spento all'improvviso la luce, per simulare una situazione di blackout. Nelle drosofile spaventate che hanno mostrato il freezing, la serotonina ha agito come un freno di emergenza sul sistema nervoso: ha irrigidito le articolazioni delle loro zampe, una contrazione che ha portato a una breve pausa nel cammino.

RADUNIAMO LE IDEE. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, questa pausa è utile, perché serve a raccogliere ogni informazione sul cambio di scenario e a reagire nel modo migliore possibile - affrettandosi in caso di terremoto, o muovendosi con circospezione se c'è buio. Anche se queste scoperte riguardano nello specifico i moscerini della frutta, i meccanismi molecolari del freezing potrebbero essere gli stessi anche in animali più complessi, uomo incluso.

Commenti

Post popolari in questo blog

CoViD-19: un nuovo studio sui danni cardiaci

  Uno studio denuncia i danni provocati dal virus della covid su colture di cellule cardiache umane: un esperimento di laboratorio che deve però essere verificato. La CoViD-19, da tutti nota per essere una patologia polmonare, causerebbe anche danni al cuore: su questo aspetto della malattia, ancora poco noto e sul quale si sta  ancora studiando , indaga  uno studio preliminare , non ancora verificato in peer review, ma «dovevo pubblicare ciò che ho scoperto!», ha dichiarato Todd McDevitt, uno degli autori della ricerca. Gli esperimenti effettuati in vitro dai ricercatori restituiscono un quadro poco roseo: il SARS-CoV-2, il coronavirus che causa la covid, danneggerebbe le fibre muscolari che permettono al cuore di battere, fino a  ridurle in pezzettini . «Una carneficina di cellule umane», l'ha definita Bruce Conklin, uno degli autori. MUSCOLI SOTTO ATTACCO.  È importante sottolineare che  lo studio è stato effettuato su campioni di cellule in vitro . I ricercatori hanno analizzat

Dengue, aumentano i casi in Italia: da dove arriva e perché sta crescendo il virus delle zanzare

Sono 500 i casi di Dengue confermati nel nostro Paese da gennaio 2024. Il maxi focolaio di Fano con oltre 100 contagi fa temere un'ulteriore diffusione.     Sangue in provetta L'aumento vertiginoso dei casi di  Dengue  – infezione trasmessa dalle zanzare del genere  Aedes , come la zanzara tigre – fa salire l'attenzione su una malattia che l'Oms aveva già inserito tra le  10 minacce per la salute globale  ancor prima dell'ondata epidemica attuale. I timori si alimentano anche in Italia, con il recente focolaio scoppiato a Fano, nelle Marche, che finora registras 102 casi accertati e altri dieci probabili.   Già il 2023 era stato un anno record, con oltre  6 milioni di contagi  e casi autoctoni registrati anche in zone, come l'Europa e l'Italia, in cui la malattia non è normalmente presente (ma è a volte diagnosticata nei viaggiatori provenienti da aree a rischio). Tuttavia, le cifre relative ai primi mesi del 2024 sono state capaci di sbriciolare quel record

Le idee di Darwin per rigenerare le foreste

  Più di un secolo fa, Darwin suggerì un metodo alternativo per ripiantare le foreste, e ora lo stiamo finalmente ascoltando.     La foresta di Białowieża, in Polonia.  L'origine delle specie  è uno dei libri più famosi, influenti e importanti dei nostri tempi – un'osservazione forse non particolarmente originale, ma indiscutibile. Il saggio di  Charles Darwin  pubblicato nel 1859 ha cambiato il nostro modo di vedere il mondo e soprattutto i viventi, e contiene una quantità infinita di idee e spunti che sono stati poi approfonditi nei successivi 150 anni, andando a costituire la base della teoria evoluzionistica (e non solo). RIFORESTAZIONE E GAS SERRA.  Si tratta di un libro talmente denso che ancora oggi, rileggendolo, scopriamo passaggi illuminanti: è quanto raccontano su  The Conversation  Rob MacKenzie e Christine Foyer dell'Università di Birmingham, che si occupano rispettivamente di atmosfera e di piante. I due docenti raccontano che  L'origine delle specie  cust