Una "dose" di 120 minuti nel verde ogni 7 giorni migliora la salute e il benessere psicofisico: vale per qualunque età e forma fisica, e anche se si sta semplicemente seduti su una panchina.
C'è qualcosa nel contatto diretto con la natura che migliora sensibilmente la nostra salute.
Due ore di immersione settimanale nella natura sono un toccasana per il benessere psicofisico e la qualità della vita, a prescindere da come si passi questo tempo. Che la vicinanza ad aree verdi o al mare sia un balsamo per la salute è un fatto noto, ma uno studio britannico molto ripreso in queste ore è il primo a chiarire dopo quanto tempo di contatto diretto con parchi, fiumi, spiagge, montagne, foreste e colline questi effetti diventino visibili.
I risultati sono basati su una ricerca inglese, la Monitor of Engagement with the Natural Environment (MENE) condotta su 20 mila persone. I partecipanti hanno raccontato le loro attività nella precedente settimana e riferito il loro stato di salute e soddisfazione personale (un indicatore di benessere in generale). Tra coloro che nei sette giorni precedenti non avevano trascorso tempo nella natura o ne avevano trascorso poco, un quarto ha riportato problemi di salute, e la metà uno stato di insoddisfazione. Al contrario, solo un settimo delle persone che aveva trascorso almeno due ore nella natura ha lamentato problemi di salute, e solo un terzo si è detto poco soddisfatto.
SENZA DISTINZIONI. Il fatto più sorprendente è - secondo gli autori dello studio - che i benefici valgono per qualunque tipo di persona: giovani e meno giovani, più o meno abbienti, abitanti delle campagne e delle città, tipi sportivi o semplici "contemplatori" di alberi e fiori. Gli stessi effetti positivi sono stati riportati da chi, per motivi di salute, poteva solo stare seduto a godere della pace e della bellezza, senza praticare attività fisica.
Non importa dove si trascorrano questi 120 minuti, né che siano continuativi: il contatto diretto con la natura fa bene sia diluito a piccole dosi, sia concentrato in lunghe sessioni una o due volte a settimana. Superare la soglia delle due ore non comporta benefici aggiuntivi oltre quelli trovati (ma può essere comunque divertente e piacevole).
Soli, nella natura: una carrellata di foto che vi farà venire voglia di partire | IMAGO / IPA
CHE COSA, FA BENE? I motivi di questa iniezione di benessere non sono chiari: i ricercatori hanno provato a verificare se si debba a un aumento dell'attività fisica, ma i risultati non sono stati convincenti: sembra che il guadagno ci sia anche per chi non raggiunge la soglia consigliata di 150 minuti settimanali di esercizio. Per qualche ragione, è la natura, l'elemento discriminante: forse per l'azione distensiva che ha sull'umore, soprattutto se alla presenza di verde si uniscono quiete, elevata biodiversità e luoghi di interesse da contemplare.
Del resto, ricordano gli autori, da tempo si sostiene che la pratica giapponese dello shinrin-yoku - letteralmente "bagno nella foresta" -garantisca vari benefici psicofisici (miglioramento dell'umore, riduzione dello stress e della frequenza cardiaca, potenziamento del sistema immunitario), anche se svolta in modo puramente contemplativo.
Commenti
Posta un commento