Alla base di questo fenomeno di cui si vedono gli effetti in famiglia, sulle strade e nei campi di gioco, potrebbe esserci un rallentamento delle nostre funzioni cognitive.
Avete l’impressione che la canicola faccia un brutto effetto sulle persone? La scienza vi dà ragione. Vari studi hanno visto che il caldo influisce sul comportamento, e non in meglio. I ricercatori riportano che si suona di più il clacson, per esempio, o che tra gli atleti in campo aumentano le scorrettezze rilevate: secondo un’ipotesi, la calura fa infatti aumentare pensieri e comportamenti aggressivi.
Se fa caldo, diventiamo più aggressivi. Se abbiamo fame, siamo più impulsivi. Se ci scappa la pipì, diventiamo più... saggi! Come influiscono le condizioni ambientali e gli stati d'animo sui nostri comportamenti? Le risposte nell'articolo Condizionamenti nascosti, nel numero 321 di Focus in edicola, da cui questo brano è tratto. Qui un'anteprima sfogliabile della rivista.
E un’analisi recente ha visto che pesa persino sulle decisioni dei giudici (v. Focus n° 320).
IN TRIBUNALE. «Esaminando le sentenze di 43 Corti per l’Immigrazione negli Usa, abbiamo visto che con l’aumento della temperatura diminuisce la probabilità di una decisione favorevole per il ricorrente», ci racconta Anthony Heyes, economista della University of Ottawa, in Canada.
Con un aumento di 5 °C, le decisioni favorevoli calano del 6,55%. «L’effetto si vede nelle giornate torride: inizia sopra i 21-24 °C, sopra le temperature confortevoli.
FATTORI MINIMI. Alla base ci potrebbe essere un rallentamento delle funzioni cognitive: quando succede, tendiamo a preferire le soluzioni “abituali” (più facili), cosa che per un giudice può essere respingere la richiesta. Oppure il caldo potrebbe rendere il magistrato di cattivo umore. I risultati, per di più rilevati su professionisti che lavorano in ambienti climatizzati, ci devono fare pensare all’influsso di fattori minimi, come la temperatura, e alle conseguenze del riscaldamento globale».
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