Una campagna di leggi antifumo entrate in vigore a Singapore dal 2013 al 2017 potrebbe aver evitato 20.000 attacchi di cuore e salvato la vita di migliaia di persone, soprattutto di età avanzata. È quanto suggerito da uno studio pubblicato su BMJ Global Health, che mette sotto gli occhi di tutti i benefici della prevenzione del fumo passivo.
IN PERICOLO NOSTRO MALGRADO. Il fumo di seconda mano o fumo passivo è quello a cui sono involontariamente esposte le persone che non fumano, ma che sono costrette a respirare il fumo degli altri. In base ai dati dell'OMS, questo tipo di inquinante sarebbe responsabile di 1,3 milioni di morti ogni anno nel mondo, in molti dei casi provocate da cardiopatia ischemica o ischemia miocardica, ossia l'insieme di condizioni nelle quali non arrivano sangue ed ossigeno sufficienti al muscolo cardiaco.
Nella maggior parte dei casi, questi eventi sono provocati dall'ostruzione delle coronarie, che quando avviene in modo in modo improvviso dà luogo ad infarti. Il fumo di sigaretta è uno dei primi fattori di rischio per la cardiopatia ischemica.
NIENTE FUMO NEGLI SPAZI CONDIVISI. La maggior parte degli studi svolti finora ha appurato i benefici delle leggi antifumo negli spazi pubblici chiusi; ma nel 2013 Singapore ha esteso il no alle sigarette anche a tutte le aree comuni all'aperto dei blocchi residenziali, dove risiede l'80% della popolazione, e ad altri luoghi all'aperto condivisi: sottopassaggi, ponti pedonali, strade coperte, ed entro 5 metri da ogni fermata dei mezzi pubblici. Nel 2016 i divieti sono stati allargati a ogni parco cittadino, e dal 2017 anche a tutti gli autobus, i taxi e le istituzioni educative.
CALO IMPORTANTE. Per comprendere l'impatto di queste iniziative sulla salute del cuore dei cittadini, i ricercatori del National University Hospital di Singapore hanno analizzato i rapporti mensili del Singapore Myocardial Infarction Registry stilati da gennaio 2010 a dicembre 2019, e notato che dalle prime restrizioni antifumo adottate nel 2013, le cardiopatie ischemiche hanno cominciato a diminuire. Prima di quell'anno, gli attacchi di cuore crescevano al ritmo di 0,9 per ogni milione di persone al mese; ma dopo il 2013 il tasso è sceso a 0,6 su ogni milione di persone al mese.
EMERGENZE EVITATE. Senza queste leggi si sarebbero verificati 19.591 attacchi di cuore aggiuntivi negli over 65 e 1.325 negli under 65. Sono stati dunque soprattutto gli uomini ultrasessantacinquenni a beneficiare delle restrizioni antifumo. La seconda e la terza tornata di leggi nel 2016 e nel 2017 non sono risultate associate a ulteriori declini negli eventi ischemici mensili, ma il numero medio di attacchi di cuore è comunque continuato a calare in tutti i gruppi di età di entrambi i sessi.
Naturalmente lo studio, di tipo osservazionale, non ha potuto stabilire un rapporto di causa effetto tra i provvedimenti e il benessere dei cittadini. Ma suggerisce che alcune norme di buon senso possano fare moltissimo, per la salute pubblica.
https://www.focus.it/scienza/salute/a-singapore-le-leggi-anti-fumo-hanno-evitato-20-000-attacchi-di-cuore
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