Passa ai contenuti principali

Svapo o fumo: se proprio devi, scegli una strada sola

Chi fa uso combinato di e-cig e sigarette accumula gli stessi fattori di rischio per la salute di chi si limita al fumo. La soluzione ibrida non paga.












L'abbinamento di sigarette tradizionali ed e-cig sortisce sulla salute gli stessi effetti deleteri recati dal solo fumo: uno studio pubblicato su Circulation, la rivista scientifica dell'American Heart Association, mette in dubbio la convinzione che alternare le e-cig alla loro versione non elettronica comporti una qualche riduzione del rischio legato al consumo di tabacco. La ricerca, che si basa sui dati di 7.100 adulti statunitensi di 18 anni o più, va ad aggiungersi alle evidenze sempre più crescenti degli effetti nocivi delle e-cig sull'organismo.

CICATRICI INVISIBILI. I ricercatori della Boston University School of Public Health hanno analizzato il legame tra fumo di sigaretta e svapo misurando i biomarcatori (ossia marcatori biologici o biochimici, come la presenza di determinate proteine) dell'infiammazione e dello stress ossidativo. Questi due stati sono le principali cause del danno cardiovascolare associato al fumo, e la presenza dei loro biomarcatori è predittiva di futuri possibili eventi cardiovascolari, come infarti o insufficienza cardiaca. I marker studiati sono legati a lesioni cardiovascolari subcliniche, cioè ancora senza sintomi, che presenteranno il conto molto più avanti nel tempo.

DIVERSI TIPI DI FUMATORI. L'analisi si è basata su un'indagine eseguita tra il 2013 e il 2014, un questionario accompagnato dalla raccolta di campioni di sangue e urina. Il team ha osservato cinque marcatori di infiammazione e stress ossidativo, e classificato i partecipanti in quattro categorie (niente fumo e niente svapo; solo svapo; solo fumo; entrambi) in base alle abitudini dei 30 giorni precedenti. Il 58,6% dei partecipanti non aveva fumato né svapato, il 2% aveva solo svapato, il 30% solo fumato e il 10% circa consumato sia e-cig sia sigarette.

ALTERNARE NON SERVE A NULLA. Chi aveva solamente svapato ha mostrato un profilo di stress ossidativo e infiammazione simile a chi non aveva né fumato né svapato. Chi aveva fumato sigarette ha riportato livelli di marcatori "a rischio" molto più elevati rispetto a chi non aveva toccato e-cig o sigarette, ma la vera sorpresa ha riguardato chi seguiva un regime di consumo misto. Chi aveva usato sigarette ed e-cig in modo combinato mostrava un livello di infiammazione e stress ossidativo simile a quello di chi aveva fumato solo sigarette tradizionali.

O UNO O L'ALTRO (MA SMETTERE È MEGLIO). «I risultati potrebbero essere usati per consigliare i pazienti circa il rischio potenziale del doppio uso di sigarette ed e-cig» spiega Andrew Stokes, autore dello studio. «Alcuni fumatori iniziano a svapare per ridurre la frequenza con cui fumano. Spesso diventano doppi utilizzatori di entrambi i prodotti anziché passare interamente dall'uno all'altro. Se le e-cig sono usate come mezzo per smettere di fumare, allora le sigarette dovrebbero essere completamente rimpiazzate e occorrerebbe un piano per affrancarsi definitivamente da tutti i prodotti che contengono tabacco».


https://www.focus.it/scienza/salute/svapo-o-fumo-se-proprio-devi-scegli-una-strada-sola

Commenti

Post popolari in questo blog

CoViD-19: un nuovo studio sui danni cardiaci

  Uno studio denuncia i danni provocati dal virus della covid su colture di cellule cardiache umane: un esperimento di laboratorio che deve però essere verificato. La CoViD-19, da tutti nota per essere una patologia polmonare, causerebbe anche danni al cuore: su questo aspetto della malattia, ancora poco noto e sul quale si sta  ancora studiando , indaga  uno studio preliminare , non ancora verificato in peer review, ma «dovevo pubblicare ciò che ho scoperto!», ha dichiarato Todd McDevitt, uno degli autori della ricerca. Gli esperimenti effettuati in vitro dai ricercatori restituiscono un quadro poco roseo: il SARS-CoV-2, il coronavirus che causa la covid, danneggerebbe le fibre muscolari che permettono al cuore di battere, fino a  ridurle in pezzettini . «Una carneficina di cellule umane», l'ha definita Bruce Conklin, uno degli autori. MUSCOLI SOTTO ATTACCO.  È importante sottolineare che  lo studio è stato effettuato su campioni di cellule in vitro . I ricercatori hanno analizzat

Le idee di Darwin per rigenerare le foreste

  Più di un secolo fa, Darwin suggerì un metodo alternativo per ripiantare le foreste, e ora lo stiamo finalmente ascoltando.     La foresta di Białowieża, in Polonia.  L'origine delle specie  è uno dei libri più famosi, influenti e importanti dei nostri tempi – un'osservazione forse non particolarmente originale, ma indiscutibile. Il saggio di  Charles Darwin  pubblicato nel 1859 ha cambiato il nostro modo di vedere il mondo e soprattutto i viventi, e contiene una quantità infinita di idee e spunti che sono stati poi approfonditi nei successivi 150 anni, andando a costituire la base della teoria evoluzionistica (e non solo). RIFORESTAZIONE E GAS SERRA.  Si tratta di un libro talmente denso che ancora oggi, rileggendolo, scopriamo passaggi illuminanti: è quanto raccontano su  The Conversation  Rob MacKenzie e Christine Foyer dell'Università di Birmingham, che si occupano rispettivamente di atmosfera e di piante. I due docenti raccontano che  L'origine delle specie  cust

Dengue, aumentano i casi in Italia: da dove arriva e perché sta crescendo il virus delle zanzare

Sono 500 i casi di Dengue confermati nel nostro Paese da gennaio 2024. Il maxi focolaio di Fano con oltre 100 contagi fa temere un'ulteriore diffusione.     Sangue in provetta L'aumento vertiginoso dei casi di  Dengue  – infezione trasmessa dalle zanzare del genere  Aedes , come la zanzara tigre – fa salire l'attenzione su una malattia che l'Oms aveva già inserito tra le  10 minacce per la salute globale  ancor prima dell'ondata epidemica attuale. I timori si alimentano anche in Italia, con il recente focolaio scoppiato a Fano, nelle Marche, che finora registras 102 casi accertati e altri dieci probabili.   Già il 2023 era stato un anno record, con oltre  6 milioni di contagi  e casi autoctoni registrati anche in zone, come l'Europa e l'Italia, in cui la malattia non è normalmente presente (ma è a volte diagnosticata nei viaggiatori provenienti da aree a rischio). Tuttavia, le cifre relative ai primi mesi del 2024 sono state capaci di sbriciolare quel record