Passa ai contenuti principali

Il "terroir" che fa nascere il Parmigiano Reggiano

Alla destra del Po sorge un territorio prezioso dove il rapporto con la natura è più sentito che altrove e dal quale nascono prodotti speciali come il Parmigiano Reggiano.

pr_01

Contenuto a cura del Consorzio del Parmigiano Reggiano

Buonissimo al palato, dal gusto sapido, armonico e persistente: quando si assaggia una scaglia di Parmigiano Reggiano ci si chiede come sia possibile che da soli tre semplici ingredienti naturali, ossia latte, caglio e sale, possa nascere questo formaggio unico, nonché uno dei prodotti italiani più amati e conosciuti nel mondo. Il segreto sta nella produzione del latte, nel territorio, nelle bovine e in un rigido Disciplinare, maturato in nove secoli di produzione che obbliga a produrre e stagionare il Parmigiano Reggiano sostanzialmente come nel Medioevo, ossia in modo del tutto naturale. Naturalità e territorialità sono le parole chiave che – solo tenendole unite – fanno comprendere l'unicità di questo prodotto, tanto che la territorialità è ben visibile nel fatto che Parmigiano Reggiano è un formaggio a Denominazione di Origine Protetta (DOP); questo significa che rispetta regole stringenti e viene prodotto solo nella Zona di Origine. Il latte utilizzato è solo crudo: non viene trattato termicamente per mantenere intatti i fermenti lattici naturalmente presenti nel latte appena munto.

Parmigiano Reggiano

Parmigiano Reggiano
La composizione dei fermenti lattici non è casuale, ma è legata indissolubilmente al territorio di origine del Parmigiano Reggiano che comprende le province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Mantova alla destra del fiume Po e Bologna alla sinistra del fiume Reno.

Perché questo legame col territorio? Perché le 265.000 mucche da latte non solo vivono nelle aziende agricole delle nove province citate, ma seguono anche un regime alimentare rigido e completamente naturale costituito da foraggi, erbe e fieni prevalentemente del territorio che danno origine a una intensa attività batterica della flora microbica "autoctona" e unica. Il latte ricavato dalle mucche è quindi diverso da qualsiasi altro poiché la sua composizione e i suoi aromi dipendono solo da questo territorio e dalla attività batterica "locale" che i foraggi attivano.

Parmigiano Reggiano

In particolare il Disciplinare prevede che almeno il 50% dei foraggi utilizzati dalla mandria debba essere prodotto dalla stessa azienda produttrice di latte, e almeno il 75% deve essere di provenienza dalla zona d'origine. Su questo territorio poi è diffusa l'erba medica, importante anche da molti punti di vista: l'erba medica necessita di poca acqua, e ha una buona adattabilità all'ambiente montano che costituisce parte del territorio coinvolto insieme alle pianure che costeggiano il Po e alle colline ricche di antichi borghi: questo fatto, tra l'altro, aiuta a evitare lo spopolamento delle montagne, grazie a questa fonte di reddito disponibile per gli abitanti di quelle zone. Inoltre necessita di pochi mezzi meccanici per la coltivazione garantendo un ambiente più armonico e rispettoso della flora e della fauna selvatica.

Parmigiano Reggiano

L'altra norma importante del Disciplinare è il divieto di integrare la dieta con alimenti fermentati e conseguentemente il divieto di additivi. Non possono, infatti, essere somministrati alimenti insilati, che invece spesso vengono usati per la produzione di altri formaggi, poiché provocano la presenza di batteri "negativi" (clostridi) che causano fermentazioni dannose e difetti al formaggio.

Parmigiano Reggiano

Il discrimine è sempre la naturalità: se si facesse uso degli insilati, si dovrebbero poi usare degli additivi per eliminare i batteri negativi (a scapito anche dei batteri "buoni") oppure optare per tecniche come la centrifugazione del latte. Tutto ciò però andrebbe contro alla naturalità del prodotto.

Il buono di tutto il territorio diventa il buono che mettiamo in tavola.

4 COSE DA SAPERE SU PARMIGIANO REGGIANO
  • Gli ingredienti per fare il Parmigiano Reggiano sono solo tre: latte crudo, caglio e sale.
  • Le sue caratteristiche: digeribilità, alto contenuto di calcio, assenza di lattosio.
  • La stagionatura minima di ogni forma marchiata è 12 mesi e può arrivare fino oltre i 40 mesi.
  • Il Consorzio del Parmigiano Reggiano è l'ente di tutela nato nel 1934 che associa i produttori.

Commenti

Post popolari in questo blog

CoViD-19: un nuovo studio sui danni cardiaci

  Uno studio denuncia i danni provocati dal virus della covid su colture di cellule cardiache umane: un esperimento di laboratorio che deve però essere verificato. La CoViD-19, da tutti nota per essere una patologia polmonare, causerebbe anche danni al cuore: su questo aspetto della malattia, ancora poco noto e sul quale si sta  ancora studiando , indaga  uno studio preliminare , non ancora verificato in peer review, ma «dovevo pubblicare ciò che ho scoperto!», ha dichiarato Todd McDevitt, uno degli autori della ricerca. Gli esperimenti effettuati in vitro dai ricercatori restituiscono un quadro poco roseo: il SARS-CoV-2, il coronavirus che causa la covid, danneggerebbe le fibre muscolari che permettono al cuore di battere, fino a  ridurle in pezzettini . «Una carneficina di cellule umane», l'ha definita Bruce Conklin, uno degli autori. MUSCOLI SOTTO ATTACCO.  È importante sottolineare che  lo studio è stato effettuato su campioni di cellule in vitro . I ricercatori hanno analizzat

Le idee di Darwin per rigenerare le foreste

  Più di un secolo fa, Darwin suggerì un metodo alternativo per ripiantare le foreste, e ora lo stiamo finalmente ascoltando.     La foresta di Białowieża, in Polonia.  L'origine delle specie  è uno dei libri più famosi, influenti e importanti dei nostri tempi – un'osservazione forse non particolarmente originale, ma indiscutibile. Il saggio di  Charles Darwin  pubblicato nel 1859 ha cambiato il nostro modo di vedere il mondo e soprattutto i viventi, e contiene una quantità infinita di idee e spunti che sono stati poi approfonditi nei successivi 150 anni, andando a costituire la base della teoria evoluzionistica (e non solo). RIFORESTAZIONE E GAS SERRA.  Si tratta di un libro talmente denso che ancora oggi, rileggendolo, scopriamo passaggi illuminanti: è quanto raccontano su  The Conversation  Rob MacKenzie e Christine Foyer dell'Università di Birmingham, che si occupano rispettivamente di atmosfera e di piante. I due docenti raccontano che  L'origine delle specie  cust

Dengue, aumentano i casi in Italia: da dove arriva e perché sta crescendo il virus delle zanzare

Sono 500 i casi di Dengue confermati nel nostro Paese da gennaio 2024. Il maxi focolaio di Fano con oltre 100 contagi fa temere un'ulteriore diffusione.     Sangue in provetta L'aumento vertiginoso dei casi di  Dengue  – infezione trasmessa dalle zanzare del genere  Aedes , come la zanzara tigre – fa salire l'attenzione su una malattia che l'Oms aveva già inserito tra le  10 minacce per la salute globale  ancor prima dell'ondata epidemica attuale. I timori si alimentano anche in Italia, con il recente focolaio scoppiato a Fano, nelle Marche, che finora registras 102 casi accertati e altri dieci probabili.   Già il 2023 era stato un anno record, con oltre  6 milioni di contagi  e casi autoctoni registrati anche in zone, come l'Europa e l'Italia, in cui la malattia non è normalmente presente (ma è a volte diagnosticata nei viaggiatori provenienti da aree a rischio). Tuttavia, le cifre relative ai primi mesi del 2024 sono state capaci di sbriciolare quel record