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Visualizzazione dei post da giugno, 2016

Cinque domande sull'olio di palma

Le controversie su questo prodotto alimentare così diffuso sono fortissime: facciamo il punto su alcuni aspetti della coltivazione di palma da olio. Una piantagione di palme da olio sull'isola del Borneo, al confine della foresta tropicale. La discussione attorno all’ olio di palma  si svolge essenzialmente attorno a due grandi temi: l’impatto sulla  salute dei consumatori , l'impatto su  ambiente e popolazioni locali . Per quanto riguarda le questioni legate alla  salute , il parere della comunità scientifica è ancora poco chiaro, anche perché alcune  review scientifiche (ossia  raccolte di articoli ) e diversi studi ad ampio raggio, come  l’ultimo dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare  (Efsa), assimilano l’olio di palma ad altri grassi animali, come il  burro , che hanno impieghi simili nell'industria alimentare e proprietà (positive e negative) analoghe. In sintesi, secondo l'autorità sanitaria l'olio di p...

Perché il mare odora di mare?

Il profumo più inconfondibile dell'estate è il risultato della combinazione di almeno tre distinti tipi di molecole: quel che resta di morte, sesso e banchetti di alghe e pesci. Vi sembra quasi di sentirne il profumo? Non esiste un singolo composto chimico in grado di spiegare, da solo, la quintessenza dell'odore di mare: quel mix di salato, frizzante, con un retrogusto di alga, zolfo e pesce avanzato. Questo bouquet di odori è il risultato dell'interazione di almeno tre principali molecole. 1. SOLFURO DIMETILE.  Detto anche dimetil solfuro o DMS, è il responsabile del caratteristico odore di salsedine, la "puzza" di alghe percepita in certi momenti lungo le coste. Questo composto sulfureo conferisce un odore pungente alle alghe, alle paludi, ai tartufi, ad alcuni tipi di birra e formaggio e...  ai peti . Negli oceani, questo composto è prodotto dai batteri che digeriscono il fitoplancton, che usa un precursore del DMS per difendersi dai raggi ...

Come difendersi dalle meduse

Le risposte degli esperti alle domande più comuni di  bagnanti, pescatori e turisti: funzionano i rimedi naturali? E le creme repellenti sono una "bufala"? Attenti alle meduse! COME SI EVITANO LE MEDUSE?  Guardare il mare: se ci sono, di solito si vedono e l’unico modo per evitarle è... non fare il bagno. Le meduse non ci attaccano, non vengono verso di noi: siamo noi che andiamo loro addosso. Come spiega Ferdinando Boero, biologo marino dell’Università del Salento: «Le meduse si spostano verticalmente, quindi possono stare in superficie e possono scendere sul fondo. Sono animali che si muovono, e spesso vanno dove le portano le correnti. Non ci sono regole predefinite: le trovi ovunque. Perché le meduse sono parte del plancton e si spostano con la corrente. Possono nuotare ma non riescono a contrastare il moto delle correnti». SE VEDO UNA MEDUSA LONTANA, POSSO TUFFARMI?  Se ci sono meduse urticanti in mare è meglio non fare il bagno, a meno che no...

Trapianto di testa, un chirurgo cinese si dice pronto

Xiaoping Ren ha dichiarato che sta organizzando un team per l'intervento su cui la comunità scientifica nutre fortissimi dubbi scientifici ed etici. Restauro di una bambola al Sidney Doll Hospital. Viene spesso definito “trapianto di testa”, ma più propriamente sarebbe un “trapianto totale di corpo”: una persona paralizzata o affetta da gravi forme di distrofia muscolare riceverebbe da un donatore morto la parte di corpo dalla testa in giù, conservando la sua testa.  Non è certo la prima volta  che si parla di un trapianto così radicale, ma ad annunciare stavolta di essere pronto a eseguirlo è Xiaoping Ren, un chirurgo ortopedico della Harbin Medical University, in Cina. PRONTI ALL'AZIONE.  Il principale promotore di questa azzardata e fantascientifica operazione è il neurochirurgo italiano Sergio Canavero, che a più riprese ha dichiarato la fattibilità dell’intervento. Ren e Canavero in realtà collaborano, e di recente hanno firmato insieme  un artic...