Trovato nel sangue di un uomo sopravvissuto all'infezione 20 anni fa, sta aiutando gli scienziati a mettere a punto un trattamento promettente. Il virus Ebola in un'illustrazione scientifica. Nel 1995, durante un'epidemia di Ebola a Kikwit, nella Repubblica Democratica del Congo, un uomo - il "soggetto 1" - contrasse l'infezione e restò gravemente malato per settimane. Ma sopravvisse, e in seguito tornò nei luoghi del contagio per aiutare altri pazienti. Undici anni dopo è stato prelevato un campione del suo sangue per isolare gli anticorpi che gli avevano salvato la vita. Il sopravvissuto aveva prodotto alcune tra le proteine protettive più efficaci contro Ebola mai individuate finora. Una di queste, l'anticorpo mAb114 , si sta rivelando in grado di salvare dal virus scimmie già infettate da diversi giorni, come dimostrano due diversi studi pubblicati il 25 febbraio 2016 su Science (vedi qui e qui ). 7 lezioni amare che abbiamo im