Le merendine confezionate non sono il cibo più sano, si sa. Eppure, quante ne avete mangiate? Sicuramente tante, e non solo quando eravate bambini. Ecco perché.
Che le merendine confezionate non siano il cibo più sano del mondo lo sanno tutti. Eppure in pochi riescono a rinunciarvi: come mai? La spiegazione ha due fondamenti, uno di tipo biologico e l'altro di tipo neuronale. Secondo Emanuele Arielli, docente dell'Iuav di Venezia e autore di Farsi piacere. La costruzione del gusto (Raffaello Cortina), l'uomo fin dalla Preistoria ha avuto una predisposizione a mangiare cibi zuccherati e grassi, che gli hanno garantito la sopravvivenza in condizioni avverse. Questo però spiega solo in parte l'irresistibile attrazione per le famigerate merendine.
TUTTA COLPA DEI NEURONI. Se ne siamo così attratti è anche per colpa dei neuroni: quando assaggiamo un sapore gustoso, infatti, il nostro cervello registra la sensazione. E poiché siamo condizionati a ripetere le esperienze che generano piacere, quando rivediamo quel cibo siamo indotti a mangiarlo nuovamente. Uno stimolo piacevole scatena infatti l'attivazione di risposte di ricompensa a livello neuronale, a differenza di uno spiacevole che genera invece avversione. Siamo quindi destinati ad abbuffarci di merendine? Fortunatamente no. L'educazione ha proprio la funzione di rendere la persona autonoma rispetto a queste inclinazioni, aiutandola a sviluppare abitudini alimentari (e quindi gusti) più equilibrate.
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