Nel 2050 ci saranno più vecchi che bambini, si faranno (in media) meno figli e la popolazione dei Paesi ricchi aumenterà solo grazie all'immigrazione.
L'11 luglio scorso è stato pubblicato il 2022 Revision of World Population Prospects, report annuale delle Nazioni Unite che guarda alla situazione attuale e futura della popolazione mondiale. Attraverso 54 pagine, l'ONU traccia un disegno del futuro prossimo e remoto del nostro Pianeta, dal quale emerge che saremo sempre di più, sempre più vecchi, e sempre più in movimento.
La prima data da segnarsi in agenda è il 15 novembre 2022: in questo giorno la popolazione globale dovrebbe raggiungere quota otto miliardi. Fino al 2100 continuerà ad aumentare, toccando gli 8,5 miliardi nel 2030, i 9,7 miliardi nel 2050 e i 10,4 miliardi nel 2100.
IL SORPASSO. Nel 2021 i due Paesi più popolosi al mondo erano Cina (al primo posto con 1,43 miliardi di abitanti) e India (al secondo posto con 1,41 miliardi). Nel 2023, però, gli indiani saranno più dei cinesi: attorno al 2060 l'India raggiungerà il picco con 1,7 miliardi di persone, per poi iniziare a decrescere. La popolazione cinese, invece, inizierà a decrescere già nei prossimi anni, fino a quasi dimezzarsi nel 2100, quando rimarranno "appena" 776 milioni di cinesi.
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