L'Etna ricopre di lapilli la città di Catania.
Martedì 16 febbraio una spettacolare eruzione sull'Etna, con una forte attività esplosiva dal cratere di Sud-est e l'emissione di una alta nube di cenere lavica che si disperde verso sud, ha incantato gli abitanti di Catania. Ciò che sentite nei video in questa pagina, che ci hanno inviato diversi lettori, non è la pioggia, ma i lapilli che cadono sulle strade e le terrazze della città.
Negli ultimi mesi l'Etna si è scatenato in vari episodi parossistici (le fasi esplosive più violenta di un'eruzione vulcanica), scagliando getti di lava, gas e ceneri incandescenti da due bocche situate nella parte orientale del Cratere di Sud-Est - un'attività che gli esperti definiscono "di tipo stromboliano".
Come spiega l'INGV, «le manifestazioni eruttive degli ultimi mesi ricadono in un periodo di classica attività sommitale dell'Etna, che è in corso dalla primavera del 2019 (...). L'attività sommitale dell'Etna può variare, da debole attività stromboliana ed effusiva a spettacolari episodi di fontane di lava, rapidi flussi lavici confinati alle quote alte del vulcano, e colonne eruttive cariche di materiale piroclastico che spesso raggiungono diversi chilometri in altezza. Questi episodi, conosciuti anche come "parossismi", sono un fenomeno molto comune nell'attività recente dell'Etna: nell'anno 2000 il Cratere di Sud-Est ne produsse più di sessanta in pochi mesi, e fra gennaio 2011 e dicembre 2013 un'altra cinquantina, che hanno portato alla crescita del nuovo cono del Cratere di Sud-Est».
I venti di oggi però hanno portato la cenere sopra Catania in modo a dir poco spettacolare.
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