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Visualizzazione dei post da novembre, 2020

Caschi hi-tech anti covid

  Ecco i caschi hi-tech anticontaminazione, ideati per proteggerci da virus, coronavirus e inquinamento - con poca attenzione per chi non ne indossa uno.     Casco anti covid: andremo in giro così? Sembrano usciti da un film di fantascienza, e invece sono dispositivi ideati per proteggerci dalla  CoViD-19  (ma non ancora certificati): un  articolo della BBC  presenta i caschi anticontaminazione, apparecchi a batteria pensati per isolare chi li indossa dall'atmosfera potenzialmente carica di (corona)virus, purificando attraverso un filtro l'aria in entrata e rigettando quella esalata, con buona pace dei passanti che dovranno entrare in contatto con l'aria scartata - e forse infetta - di chi respira da dentro gli elmetti. Il casco hi-tech della HallLabs costa 299 dollari (250 euro circa): a causa dell'eccessivo numero di ordini, le spedizioni di settembre non arriveranno prima di dicembre. COME IN UN FILM.  Negli ultimi mesi, diverse aziende si sono dedicate allo sviluppo

Europa, la luna fluorescente di Giove

  La simulazione delle interazioni possibili tra Giove e la sua luna rivela che il panorama di Europa potrebbe essere illuminato da colori fluorescenti.     La simulazione delle interazioni possibili tra Giove e la sua luna rivela che il panorama di Europa potrebbe essere illuminato da colori fluorescenti.  NASA/JPL-Caltech Il quarto  satellite di Giove  per dimensioni,  Europa , è un intrigante mistero del Sistema Solare, a partire dalla possibilità che sia un  mondo d'acqua  racchiuso in una spessa crosta ghiacciata. Negli ultimi giorni due nuove ricerche lo riportano alla ribalta della cronaca scientifica:  un primo studio riguarda i suoi ghiacci , che sarebbero bombardati da così intense radiazioni emesse da Giove da poter risplendere di luce verde. Il secondo studio si è concentrato sui suoi  giganteschi geyser : scoperti anni fa grazie al  telescopio spaziale Hubble , secondo gli astrobiologi potrebbero sparare nello spazio acqua dall'oceano sottostante la crosta di ghiac

Scienza Covid: che cosa sono (e come funzionano) i farmaci inibitori del complemento?

  Un'attivazione immunitaria fuori controllo è spesso alla base dei sintomi più gravi della covid.   Shutterstock Nuovi farmaci: che cosa sono gli  inibitori del complemento , i medicinali che agiscono sulla cascata di segnali infiammatori tipica delle forme gravi di covid. Tra i farmaci che prendono di mira la risposta infiammatoria fuori controllo che si verifica nelle forma gravi di covid c'è una classe di medicinali - gli  inibitori del sistema del complemento  - che potrebbe rivelarsi preziosa per salvare vite umane e della quale potremmo sentire presto parlare. IL COMPLEMENTO: CHE COS'È?  Il complemento è un sistema di proteine del  plasma  (la parte liquida del sangue) che ha un ruolo importante nella difesa naturale dell'organismo da infezioni e ferite. Questo complesso di sostanze si chiama così perché svolge una funzione di sostegno per altri agenti del sistema immunitario, come gli anticorpi. Possiamo considerare le proteine del complemento come i diversi ane

Perché le scuole sono difficilmente focolai di covid

  Non è all'interno delle scuole, in particolare materne e primarie, che si alimenta la pandemia, anche nei luoghi a elevata circolazione di covid. Le aule scolastiche non sono luoghi di grande diffusione della covid: nonostante i comprensibili timori, la riapertura delle classi non ha comportato -  da sola  - il boom di contagi da CoViD-19 previsto dai più pessimistici scenari, e quando si sono verificati dei focolai, sono stati molto contenuti.   Lo spiega un articolo su  Nature  che prova a fare il punto su cosa è avvenuto nei Paesi che hanno riaperto le scuole dopo l'estate. Nonostante il contesto scolastico presenti diverse caratteristiche favorevoli alla trasmissione virale (numerose persone in un luogo chiuso per un numero elevato di ore), il contagio avanza tra gli alunni in modo molto lento rispetto agli adulti. Le scuole sembrano  subire  gli effetti di quello che accade fuori, non causarli.   IL CASO ITALIANO.  Studi precedenti hanno dimostrato che le scuole possono