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Visualizzazione dei post da 2022

Ci sono sempre più laghi piccoli (e per l'ambiente è un problema)

  Una mappatura dei laghi del mondo rivela l'aumento di quelli di dimensioni ridotte. Il dato è allarmante perché emettono un'alta quantità di CO2 e metano.     I piccoli laghi, che rappresentano solo il 15% del totale, contribuiscono per il 25% e il 37% alle emissioni globali di CO2 e metano. In foto, il lago artificiale del Moncenisio, in Francia. I laghi sono delle fabbriche naturali di gas a effetto serra: contribuiscono al 20% delle emissioni di  CO2  globali, una percentuale destinata a salire nei prossimi anni  a causa dei cambiamenti climatici . Uno studio  pubblicato su Nature Communications  ha mappato per la prima volta in modo dettagliato tutti i 3,4 milioni di laghi esistiti ed esistenti sul Pianeta dal 1984 al 2019: è emerso che quelli piccoli, inferiori a un km2, sono in aumento - e che questa non è una buona notizia. PICCOLI MA INQUINANTI.  Negli ultimi 40 anni la superficie globale coperta da laghi è aumentata di 46.000 km2, un'estensione simile a quella de

Un virus di 48.500 anni è stato resuscitato dal permafrost siberiano

  Dal permafrost sul fondo di un lago siberiano è riemerso un virus gigante innocuo per l'uomo ma infettivo per le amebe: è il più antico di sempre.     Fusione dei ghiacci e del suolo congelato nella Jacuzia, una repubblica russa della Siberia orientale. Un virus rimasto intrappolato nel permafrost quando la Terra era ancora calpestata dai Neanderthal è tornato in vita dopo essere stato scongelato in un laboratorio: ha 48.500 anni ed è il più antico mai resuscitato finora. Un gruppo di scienziati dell'Università di Aix-Marseille, in Francia, l'ha isolato  insieme ad altri 12 nuovi virus di diverse tipologie , prelevati da 7 campioni di suolo perennemente ghiacciato della Siberia. VICINI AL LIMITE DI ETÀ.  L'agente infettivo di 48.500 anni è stato recuperato in uno strato di permafrost situato 16 metri sotto il fondale di un lago della Jacuzia, nella parte orientale della Siberia. Si tratta di un virus gigante del genere  Pandoravirus , entità giganti  con un genoma inc

I bambini di pochi mesi riconoscono il volto della mamma in un lampo (letteralmente)

  Ai bambini di soli cinque mesi bastano frazioni di secondo per individuare il viso della loro madre tra altri di donne sconosciute.     Frazioni di secondo. È questo il tempo che impiegano i bambini più piccoli a riconoscere il volto della loro madre. Lo sostiene uno  studio  pubblicato sulla rivista  Cortex  effettuato con encefalogrammi pediatrici in grado di monitorare e registrare l'attività del cervello di 39 bimbi di soli cinque mesi. FISIONOMISTI.  Diversi studi hanno dimostrato come gli uomini adulti, soprattutto i cosiddetti super-fisionomisti, siano velocemente in grado di identificare, tra tanti volti sconosciuti, quelli di persone già viste, anche solo assemblando alcuni particolari del volto come in un puzzle. Si tratta di una capacità – una delle tante, in verità – che ha aiutato la nostra specie a sopravvivere, e a coltivare legami sociali e familiari. Eppure, questa  capacità adulta  che si sviluppa con il passare degli anni, sembra essere (in parte) innata. Già u

Quanti sono gli organi del corpo umano? Diamo i numeri

  Il nostro corpo ha 78 organi, o 283, o 315. Oppure anche trilioni se si conta ogni singolo nervo. Vediamo perché le risposte possono essere diverse.     Studiamo il nostro organismo da millenni, ma ancora oggi le risposte a questa domanda possono essere differenti: gli organi sono 78, o 283, o 315, oppure trilioni se si conta ogni singolo nervo. E ogni tanto anche l'evoluzione ci mette lo zampino facendoci scoprire qualcosa di nuovo. NECESSARI PER LA VITA.  La quantità di organi all'interno del nostro corpo dipende da come li contiamo, spiega Lisa M.J. Lee, docente associato di Biologia cellulare e dello sviluppo presso l'Università del Colorado a Denver. In generale gli organi, sottolinea Lee, sono raccolte di tessuti che lavorano insieme per un obiettivo comune, e ognuno provvede a una funzione per le prestazioni umane o perla sopravvivenza stessa. Solo cinque, però, sono assolutamente necessari per vivere: cervello, cuore, fegato, almeno un rene e almeno un polmone. «L

Sono iniziate le trasfusioni di sangue artificiale

  Per la prima volta il sangue creato in laboratorio da cellule staminali è stato trasfuso in due persone: potrebbe essere l'inizio di una rivoluzione.     Le trasfusioni di sangue: una procedura salvavita. Per la prima volta piccole dosi di sangue "coltivato" in laboratorio sono state somministrate a volontari umani, all'interno  di uno studio clinico britannico  che sperimenta una procedura mai tentata finora. Il sangue artificiale è stato ottenuto dalle cellule staminali di donatori e quindi trasfuso in due soggetti adulti sani: per il momento l'obiettivo è capire quanto a lungo resista nel corpo, rispetto al sangue "standard" usato in queste procedure. SACCHE DI SCORTA.  Lo studio fa parte di un'iniziativa chiamata RESTORE, portata avanti dalle Università di Cambridge e di Bristol insieme a medici e ricercatori del National Health Service (NHS) britannico. L'obiettivo ultimo del progetto non è sostituire il sangue generosamente offerto dai do

Attacco al tumore: come funziona il nuovo farmaco contro il tumore alla mammella

  La dottoressa Lucia Del Mastro – premiata al Quirinale in occasione dei Giorni della Ricerca dell'Airc – spiega in un'intervista come funziona il nuovo farmaco contro il tumore alla mammella.     Ricostruzione in 3D di un tumore al seno. La dottoressa Lucia Del Mastro, a cui è stato attribuito il premio Guido Venosta in occasione dei Giorni della Ricerca dell' Airc  , spiegava in questa intervista rilasciata a  Focus  il funzionamento di trastuzumab deruxtecan, nuovo farmaco contro il tumore alla mammella, composto da un anticorpo e da un chemioterapico, che risulta efficace anche contro forme difficili. Vi riproponiamo quell'intervista. L'ENTUSIAMO DEI MEDICI.  All'inizio di giugno, al congresso dell'American Society of Clinical Oncology (Asco), è stato presentato uno studio su un farmaco dal nome complicato – trastuzumab deruxtecan –, destinato a cambiare la terapia del tumore della mammella soprattutto per i casi più difficili. I risultati, pubblicati i